Quel pasticciaccio brutto della guerra in Libia
Cerchiamo di ricapitolare brevemente cosa sta succedendo in queste ore: la “coalizione dei volenterosi” messa sua in fretta e furia, con la copertura giuridica della Risoluzione 1793 dell’Onu, sis sta lentamente sgretolando.
E’ evidente che in questo gioco al massacro, ognuno corre per sé, e che gli interessi geopolitici nazionali sono in aperto contrasto.
Da un lato la Francia di Sarkozy spinge l’acceleratore per rientrare nell’area del Mediterraneo e in Nordafrica , da dove è stata estromessa anni fa dalla politica americana, dall’altra Usa ed altri paesi, tra i quali il nostro che cercano di contenere i francesi e avere un comando unificato sotto l’ombrello Nato che garantirebbe un controllo americano delle operazioni e delle ricadute in termini politici.
Sullo sfondo il progetto sotteso all’istituzione della NO-Fly zone: la divisione in due della Libia , la consegna della Cirenaica al Governo fantoccio di Bendasi, la spartizione tra Francia e GB dei ricchi contratti di sfruttamento del petrolio e di gas libico.
In tutto questo coacervo apparentemente disordinato, l’Italia ha sbagliato tutte le mosse che aveva a disposizione:poteva agire d’anticipo, poteva mantenere contatti sia con Gheddafi che con i rivoltosi magari proponendosi come mediatore, poteva temporeggiare sulla concessione dell’utilizzo delle basi facendo propria la posizione tedesca..poteva.
Invece si è scelta la via affrettata e politicamente meno produttiva di dare l’utilizzo immediato delle basi a francesi ed inglesi e ora Frattini si accorge di essere stato gabbato.
In ogni caso abbiamo già perso. Se Gheddafi resiste addio contratti e forniture, se i ribelli mantengono la Cirenaica , non saremo di certo noi i detentori della golden share e soprattutto in ogni caso, dovremo affrontare l’emergenza immigrazione da soli e senza aiuti. Un vero capolavoro:meno male che in questi giorni si commemoravano italiani che davanti questo a pasticcio sarebbero inorriditi.
