sabato 18 Ottobre 2025

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Gli aerei degli invasori falciano i loro alleati. E un’ambulanza

Forte dei successi militari degli ultimi giorni, Gheddafi  ha respinto a cannonate, prima ancora che a parole, l’offerta di tregua messa sul tavolo dagli insorti. I ribelli si erano detti pronti ad un cessate il fuoco a condizione che le forze pro-Gheddafi si ritirassero dalla Cirenaica e che il Rais lasciasse il potere. Il capo del Consiglio nazionale di transizione (Cnt), il governo provvisorio degli insorti a Bengasi, ha chiesto come condizione per il cessate il fuoco anche il ritiro delle truppe “mercenarie” che assediano le città dell’ovest.
RIBELLI, DIVERSI VEICOLI COLPITI, ANCHE AMBULANZA – Secondo quanto hanno riferito all’ansa fonti degli insorti libici, l’attacco della Nato nel tardo pomeriggio di ieri a Marsa el Brega ha colpito quattro veicoli dei ribelli, tra cui un’ambulanza, provocando la morte di 15 persone, tra cui tre infermieri e l’autista del mezzo.
Mariad Khalifa, uno dei ribelli, ha detto all’ANSA di aver contribuito, stamani intorno alle 6 del mattino, a seppellire i cadaveri di 15 persone, tutti appartenenti alle forze degli insorti. Khalifa ha mostrato all’ANSA delle immagini girate con un telefonino, in cui si vedono numerosi corpi dilaniati, carbonizzati e in alcuni casi ridotti alle sole ossa. Nelle agghiaccianti immagini, si intravedono almeno tre Pk carbonizzati, e i resti di un veicolo che sembra essere un’ambulanza, ma è difficile stabilirlo con certezza perché il mezzo appare completamente bruciato.

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