venerdì 19 Luglio 2024

Cercano il morto. In tutta Europa.

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In Francia – come già in Italia – l’ultrasinistra reazionaria sopperisce alla propria mancanza di idee ed alla propria, irreversibile, crisi esistenziale dandosi a battaglie di retroguardia che sarebbero infantili, se non fossero criminali. Lo sa bene un militante nazionalista sedicenne accoltellato a Draguignan. Dandosi alla caccia al “fascista”, si credono “rivoluzionari” mentre fanno il gioco del Sistema. Poveracci.

Sabato pomeriggio, a Draguignan nel Var, un giovane militante identitario di 16 anni è stato vittima di un’aggressione selvaggia da parte di un punk, ricevendo diversi colpi di coltello al corpo ed alle gambe.
Quello che potrebbe sembrare a primo avviso un semplice fatto di cronaca, è in realtà molto lontano dall’esserlo, poiché è in quanto militante identitario che Jhon è stato attaccato.
In effetti, da due mesi, Jeunesses Identitaires conosce un rapido sviluppo a Draguignan, cosa che non ha mancato di suscitare l’odio delle canaglie antifasciste locali. John è stato identificato da costoro come uno dei responsabili di questo insediamento ed ha subito per due settimane insulti ed intimidazioni via telefono.
Sabato, in compagnia di due giovani camerati, egli ha incontrato i punk autori di queste pressioni. Le cose sono presto precipitate, diversi antifascisti hanno cominciato ad attaccare gli scooter dei militanti e John si è ritrovato solo di fronte al suo aggressore che gli ha assestato vari colpi di coltello senza alcuna esitazione. Tanto la violenza dell’aggressione che il numero di colpi assestati testimoniano che lo scopo era di uccidere.
Questo tentativo di omicidio non è un atto isolato ma si inscrive in una logica di violenze contro gli identitari, di cui costituisce il tragico punto culminante. Che si tratti di aggressioni alle case di militanti a Bordeaux p dell’incursione di 30 redskins muniti di passamontagna ad un volantinaggio del Bloc Identitaire ad un mercato parigino, è comunque evidente che gli sbirri del pensiero dell’estrema sinistra agiscono con un sentimento d’impunità totale, confortati in questo dai numerosi loro soccorritori e sostenitori mediatici e politici.
John è uscito ieri da un coma profondo, e se oggi la sua vita non è più in pericolo, tuttavia egli dovrà far i conti per molto tempo con pesanti problemi alla gamba.
Il suo aggressore è rapidamente stato interrogato e Jeunesses Identitaires sta considerando l’eventualità di costituirsi parte civile.
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JEUNESSES IDENTITAIRES


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