sabato 20 Luglio 2024

No limit

Più letti

Global clowns

Note dalla Provenza

Colored

alt
Non parlate loro di decenza: ne blocchereste l’impareggiabile slancio creativo

Francesco Cecchin morì, diciassettenne, dopo essere caduto da un muretto mentre cercava scampo all’aggressione subita sotto casa ad opera di diversi adulti antifa. Contro di essi, malgrado indizi probanti, nessun provvedimento giuridico.
Sostenere, a trentadue anni di distanza dalla sua uccisione, che non si possa ricordare un minorenne martirizzato perché ciò avverrebbe “da una parte sola” è quanto di più ipocrita e di nauseante possa esprimere  malafede sub/umana. Parliamo di una città dove abbiamo una piazza Walter Rossi, dove per quasi ogni caduto di sinistra c’è una targa che lo identifica come “vittima della violenza fascista” anche in casi, come appunto quello di  Rossi che era pur sempre qualcuno che aveva appena sferrato un attacco a una sede missina e che cadde mentre era militarmente schierato; parliamo di un Paese dove  Sergio Ramelli, altro ragazzino, solo per aver manifestato a scuola le sue idee,  venne ucciso  a sprangate sotto casa da un collettivo di medicina e morì dopo lunghissima agonia, e dove è concesso solo il ricordarlo come “vittima della violenza politica” (senza che si possa quindi nemmeno indicare il colore degli assassini). Pretendere in questo genere di Paese, con questi precedenti e con queste  discriminazioni, che per un ragazzino assassinato sia vietata una commemorazione nominale perché non sarebbe condivisa(!), supera ogni confine di decenza umana.
Se poi è vero, come sostengono in molti, che a sospingere quest’iniziativa sia stato anche l’assassino impunito di Francesco, allora, rispondendo ad una vecchia domanda di Massimo Morsello, sappiamo finalmente, cari concittadini e cari connazionali, da quale parte vomitare. Almeno, compiendo questo gesto liberatorio, avremo davvero qualcosa da condividere con i promotori di questa protesta contro il ricordo di un adolescente martirizzato, perché avremo tirato fuori dallo stomaco e dagli intestini la stessa materia organica di cui sono formati il cuore e il cervello di questi “intellettuali” che vogliono regolamentare la città nel triplice segno della menzogna, dell’ipocrisia e dell’odio.
Ma non parlate loro di decenza: ne blocchereste l’impareggiabile slancio creativo.

Ultime

Alto tradimento

Il 25 luglio tedesco: cruento e fallito

Potrebbe interessarti anche