lunedì 1 Dicembre 2025

E’ guerra senza quartiere all’Italia

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La risposta alla nostra domanda di tregua dei bombardamenti?

Ieri gli hacker di Anonitaly, costola italiana del movimento internazionale Anonymous (che si era schierato in difesa di Assange e Wikileaks), al grido di “Noi siamo legione” hanno dichiarato guerra informatica a Berlusconi e al suo governo . Oggi sono stati attaccati non solo i siti ilpopolodellaliberta.it e governoberlusconi.it, ma anche quelli di Camera e Senato, in coincidenza con l’intervento del Premier.
L’attacco è stato solo dimostrativo, come scrivono nel comunicato, ma è il seme di un movimento che intendere coinvolgere “il popolo” di internet per schierarlo contro il governo. Usando, per comunicare, mezzi legali e a disposizione di tutti, come Facebook e Twitter. Proprio con un “tweet” è stato dato il “via” all’operazione. E con un altro cinguettio sulla pagina di Anonitaly è apparso il codice “Tango Down”, che in gergo militare vuol dire “bersaglio colpito” (viene usato dopo l’uccisione di un terrorista dai corpi speciali Usa).
Ma girando nei vicoli bui della rete, si capisce che i dettagli del piano sono stati predisposti sulle chat Irc, il sistema di messaggistica internet più antico e meno frequentato dal grande pubblico, territorio prediletto dei veri smanettoni.
IL TESTO DEL MANIFESTO
“Anonymous ha deciso di attaccare nuovamente simbolicamente il Governo italiano e lo fa colpendo il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il suo partito. I cittadini sono stufi delle sue promesse mai mantenute, del baratro nel quale il suo malgoverno ha fatto sprogondare l’Italia, dell’incolmabile distanza tra la politica dell’interesse del suo interesse, e i bisogni dei cittadini.
Le sue gaffes, la sua bramosia di potere e controllo su ogni mezzo di informazione, la continua ricerca di nuovi modi per modificare la legge a suo piacimento, per i propri interessi o per eluderla, evitando i suoi processi, hanno contribuito a a renderci agli occhi di tutto il mondo un paese ignorante e inaffidabile, capace di accettare qualisasi cosa, come se avessimo perso anche la capacità di indignarci.
Difendiamo l’autonomia del potere giudiziario, difendiamo la separazione dei poteri, propri di ogni stato liberale, di ogni democrazia che vuole continuare a chiamarsi tale.
Mentre davanti a Montecitorio i precari lanciano libri e organizzano un presidio permanente in attesa della fiducia al Governo, noi questo Governo lo abbiamo già virtualmente sfiduciato.
Siamo stanchi, il popolo è stanco, ora che Berlusconi si faccia da parte e che il nostro paese si rialzi dignitosamente. Come ogni volta, Anonymous chiede aiuto al popolo, a tutto il popolo, aiutateci, aiutateci a creare un’Italia migliore, insieme possiamo cambiare le cose.”
I sistemi informatici di Palazzo Chigi, Camera e Senato sono in queste ore sotto attacco degli hacker. È quanto si apprende da fonti della Camera. Secondo le stesse fonti, fra i “messaggi” che sarebbero stati “recapitati” dagli hacker, si leggerebbero frasi che contestano l’intervento del premier Silvio Berlusconi in Parlamento. Riferiscono inoltre che, in particolare, i danni più rilevanti sarebbero stati subiti dai sistemi informatici del Pdl.
E’ proprio guerra senza quartiere all’Italia. Questa è la risposta alla nostra domanda di tregua dei bombardamenti?

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