Riportare l’industria militare russa ai lustri di un tempo e fare prova di forza nella conquista dei cieli. Questo il doppio, ufficioso, obiettivo con cui Zukhovskij, alle porte di Mosca, ospita fino a domenica il salone aeronautico Maks.
Un appuntamento biennale, salutato già alla vigilia di questa sua decima edizione dalla firma di un importante contratto fra Transaero ed Airbus. Con l’ordine di dodici A 320 Neo – e l’opzione sull’acquisto di altri quattro – la seconda compagnia del Paese fa sapere di essere ormai il primo acquirente di questi apparecchi in Russia ed Europa dell’Est.
“Questo modello costituisce un importante passo avanti per l’aeronautica di tutto il mondo – dice Olga Pleshakova, numero uno di Transaero -. Si tratta di un velivolo capace di coniugare consumi contenuti ed elevato livello di comfort per i passeggeri”.
E’ poi con l’ambizione di stravolgere il mercato della difesa, che Mosca presenta il sospirato caccia di quinta generazione con cui mira dichiaratamente a sfidare i veterani dei ciali F-22.
Nome in codice T-50, dovrebbe essere adottato dall’aeronautica militare russa fra cinque anni e prodotto in un migliaio di esemplari, in buona parte destinati all’esportazione.