venerdì 19 Luglio 2024

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Un commando di kamikaze talebani ha attaccato  la sede di una società afghana di servizi alla Nato a 300 metri dall’aeroporto di Herat (Afghanistan occidentale) causando due morti.
Due uomini armati si sono fatti esplodere all’ingresso della sede della compagnia di telecomunicazioni Esko International, nella zona del parco industriale di Herat (GZR), ha spiegato Noor Khan Nekzad, portavoce della polizia della regione, “e altri tre hanno fatto irruzione nell’edificio”. L’obiettivo sarebbe stato un convoglio della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato). Il bilancio provvisorio è di un agente di sicurezza morto e tre civili feriti. Herat City è sede del Comando Regionale Occidentale (RC-W) dell’Isaf sotto responsabilità italiana.
I militari dell’Isaf hanno reagito con rapidità e diversi elicotteri si sono levati in volo per assistere i soldati impegnati sul terreno. I guerriglieri si sono asserragliati negli uffici sparando all’impazzata e un testimone ha riferito di aver visto diversi civili feriti e in fuga. I tre sono stati poi uccisi dalle forze di sicurezza. “Due assalitori si sono fatti esplodere davanti alla sede della società ed altri tre sono stati uccisi dalle forze di sicurezza”, ha detto il vicecapo della polizia Delawar Shah Delawar aggiungendo “l’operazione è terminata”.
Nell’attacco è stato ferito un soldato italiano. A vederlo è stato un reporter della agenzia France Press. L’italiano fuggiva a piedi dall’area in cui è avvenuto l’attacco, tra l’aeroporto e il quartiere generale dell’Isaf. L’aeroporto di Herat si trova non lontano dal Regional Command West a comando italiano. Secondo fonti della Difesa il militare è rimasto ferito in seguito all’esplosione dell’ordigno. Non sarebbe in gravi condizioni, in base a quanto riferisce una fonte a Tmnews, sarebbe stato colpito a un polpaccio.
Alla base militare italiana ad Herat City si è appreso che “una nostra unità, sostenuta da elicotteri, è intervenuta sul posto (a 300 metri dall’aeroporto) per mettere in salvo personale civile nazionale ed internazionale”. “Non è grave” il militare italiano ferito oggi ad Herat, in seguito all’attacco da parte di insorti ad una società civile che fornisce la logistica ai militari. ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che oggi si è collegato in videoconferenza con il comandante del contingente italiano, generale Luciano Portolano, dalla sede del Coi, il Comando operativo interforze. Il militare è rimasto “leggermente ferito ad una gamba”, ha detto La Russa rivolgendogli auguri di pronta guarigione.
“Società civile che fornisce logistica ai militari”: ottimo giro di parole per esprimere il concetto di gente che si associa privatamente per perseguire i propri interessi, con aiuti pubblici, e a danno terzi. Siamo sicuri che il Codice Penale non fornisca altre definizioni ben più appropriate?

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