Sfogo contro l’infinito e reiterato 25 aprile
Il 25 aprile e’ il giorno in cui comincio’ la liberta’ di poter assistere inermi all’arricchimento di pochi e all’impoverimento di troppi. Il giorno in cui le parole “arricchimento e impoverimento” furono collegate solo al vile e demoniaco denaro e non ad altro. Un giorno che segno’ la possibilita’ di andare avanti a piu’ marce, confondendo gli obiettivi individuali e comuni. Anch questa e’ liberta’… Non la mia.
Oggi lo sbarco e’ avvenuto per la seconda volta e al posto di una portaerei in rada a far volare i caccia ci sono navi ancora piu’ potenti fatte di carta moneta virtuale. Di fronte a questa invasione nessun cecchino, nessun plotone, nessuna artiglieria d’assalto riesce e questo e’ il logico frutto della nascita della Repubblica. Almeno con quelle modalita’ gestatorie e di parto. Prevedibilmente il territorio fertile d’Europa e soprattutto d’Italia ha dato i suoi frutti fatti di debito, fatti di ricchezze sfrenate, fatti di borghesia piegata al volere del sistema. Il 25 aprile potrebbe essere un giorno come tanti perche’ anche gli incosapevoli falsi buonisti e demosperanzosi con voglia di liberta’ capiscono che hanno fallito pure loro.
Tutto e’ favorente uno status quo decennale che ha riportato indietro di altrettanti decenni la nostra,
sempre meno interessante per chi ci abita ma sempre piu’ interessante per chi l’invade (magari fossero solo gli immigrati) Patria che fino a qualche tempo fa amavamo e oggi, improvvisamente e inconsapevolmente, odiamo forse proprio perche’ l’amiamo. La disfatta e’ davanti gli occhi di tutti, ma non ci sono morti, per adesso, e tutto sembra buono e tranquillo. Un presidente come il nostro, obbligato a stravolgere l’agenda del futuro dell’Italia sembra golpista, ma i golpe una volta si facevano con le armi e magari con qualche morto, oggi no e quindi i lacche’ saranno cosi’ convinti che non e’ cosi’, anzi….
Bravo presidente. Nessuno indaghera’ piu’, le intercettazioni erano impostate a senso unico e le agenzie di rating straparlavano senza sosta ma oggi, essendo loro stessi entrati nella greppia italiana, non intercetteranno piu’, non commenteranno piu’. Oltre alla noia mediatica calata d’improvviso nelle nostre case e’ calata anche una coltre dolciastra di un buonismo servile che ultimamente si era dissipato. La corazzata e’ pesante, americana ma senza Obama alla guida, altro burattino sorridente, dalle smbianze liberali e inutile. Ha attraccato, ha calato le ancore nel mare di un popolo che stranamente vuole trattenerle, con forza, invece che troncare le catene che le tengono. Un periodo cosi’, per quelli che fanno dell’arricchimento un concetto solo monetario, rappresenta sicuramente una svolta epocale in positivo. Per chi, invece, all’arricchimento ne danno un significato diverso, rappresenta una sconfitta. Ma se si pensa alla grandissima occasione che tale situazione offre da un punto di vista strettamente politico si capisce la vera svolta che tale momento ci mette nelle le mani. Ma siamo scogli nei quali le ancore ormai si sono incagliate, attraverso le quali ci gridiamo tutto cio’ che potremmo fare, come ad esempio questo mio inutile scritto che faro’ finire cosi’: il 25 aprile e’ nata una puttana….