giovedì 18 Luglio 2024

Essi uccidono

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altma Sarkozy non se ne accorge e i nostri media neppure

•    Si sono svolti ieri a Damasco i funerali del giornalista Shukri Ahmad Abu el-Burghol, colpito nei giorni scorsi dai proiettili dei gruppi terroristici armati alla periferia di Damasco mentre si trovava in casa a preparare il suo programma radiofonico settimanale.
Presentando le sue condoglianze alla famiglia, il ministro dell’Informazione, Adnan Mahmoud, ha affermato che con la morte del giornalista si intendeva colpire il messaggio nazioanle, morale e umano dei media, aggiungendo che i mezzi di informazione siriani, con il loro personale e le loro risorse, sono sempre stati, fin dall’inizio degli avvenimenti, un obiettivo del terrorismo, a cui il popolo siriano è esposto in ogni sua componente.

•    Un gruppo terroristico armato ha ucciso il poliziotto Khaled Al Mustafa, del comando di polizia di Idleb, sparandogli addosso da una motocicletta nel mercato di Idleb e colpendolo con due pallottole alla testa.
Sempre in provincia di Idlib, un altro gruppo terroristico ha svaligiato la banca cooperativa nella città di Ariha.

•    Nella giornata di ieri è stato ucciso anche Rami Khalouf, membro delle forze di sicurezza, di fronte all’ospedale nazionale di Homs, in seguito ai colpi sparati da un gruppo terroristico armato contro la pattuglia delle forze di sicurezza che presidiava l’ospedale.

•    Gli artificieri hanno disinnescato due ordigni, del peso di 10 kg ciascuno, collocati da due gruppi terroristici armati in due zone vicine ad Homs, senza causare nessun danno.
Sempre in provincia di Homs, nella regione di Al Qasir, un gruppo terroristico armato ha svaligiato l’edificio del centro sanitario della zona, dopo aver rotto e divelto le porte sia interne che esterne.

•    Tre uomini armati hanno tenuto in ostaggio per tre giorni Rahab Ghazal, una dipendente di una scuola di Hama, che è stata poi uccisa. Fonti ufficiali hanno affermato che la donna era stata rapita dalla sua abitazione, sulla strada verso Aleppo, ed è stata uccisa per una vendetta contro il marito, che lavora in un’altra scuola, e che aveva rifiutato l’ordine degli armati di lasciare il proprio lavoro.

•    Il cittadino Malek Ateya Hamoud, della provincia di Daraa, ha smentito quanto trasmesso da Al Jazeera e da altri canali satellitari di sedizione, che avevano affermato che fosse stato ucciso dalle forze di sicurezza. Nelle dichiarazioni rilasciate alla tv siriana, Hamoud ha detto che la notizia della sua morte per mano delle forze di sicurezza, trasmessa da Al Jazeera e da altri canali il 2 gennaio alle 12,30, era assolutamente falsa.

•    Nella città di Daraa, l’esplosione di un ordigno piazzato da un gruppo terroristico armato ha causato il ferimento di un cittadino, mentre l’auto che stava guidando mentre tornava dal mercato è rimasta distrutta. L’esplosione ha causato danni anche all’auto di un cittadino giordano che si trovava a passare lì vicino.

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