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Accusati di apartheid ripiegano nell’apartheid

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Del resto è frutto biblico

 

Le due principali catene nazionali di librerie in Israele, Steimatzki e Tzomet Sfarim, hanno deciso di rimuovere tutti i libri della scrittrice irlandese Sally Rooney dopo che essa ha accusato Israele di attuare “un regime di apartheid'” verso i palestinesi e si è detta a favore del boicottaggio dello Stato ebraico.
Fra l’altro ha vietato la traduzione in ebraico del suo ultimo libro ‘Beautiful World, Where Are You’ alla casa editrice israeliana Modan con cui aveva pubblicato invece in passato due altri libri: ‘Parlarne tra amici’ e ‘Persone normali’.
Steimatzki e Tsomet Sfarim, riferisce Yediot Ahronot, hanno deciso di rimuovere immediatamente tutti i libri di Rooney dai rispettivi siti internet. In seguito provvederanno a togliere anche i libri dagli scaffali.
Nelle ultime settimane migliaia di israeliani hanno sottoscritto un appello per il boicottaggio della Rooney.
Commentando l’iniziativa la casa editrice Modan ha affermato che “il boicottaggio culturale è da condannare”.

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