Il 21 ottobre, secondo alcune fonti a Vichy, è morto Robert Faurisson, lo storico diventato emarginato e maledetto per aver confutato fin dagli anni settanta le tesi dello sterminio degli ebrei da parte dei tedeschi. Più vole aggredito vilmente, emarginato, cacciato per delitto di lesa verità per legge, qualunque cosa si pensi dei suoi studi – che furono sempre e comunque studi senza velleità ideologiche – quell’uomo privo di pregiudizi e di rancori, sincero umanista, visse sempre con la schiena dritta.