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Affanno risparmio

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Un giugno negativo

Il risparmio gestito fatica a ingranare in questo 2023 e anche a giugno registra numeri negativi. Il bilancio dei primi sei mesi non è positivo e la speranza è tutta risposta nella seconda metà dell’anno. Vediamo tutto nell’analisi sui dati divulgati oggi dall’Ufficio Studi di Assogestioni nella sua consueta mappa mensile.

I dettagli sui vari strumenti
Questo il dettaglio sui numeri. A fine mese il patrimonio gestito è salito a 2.273 mld euro dai 2.258 mld precedenti, sostenuto da un effetto performance positivo, in linea con l’andamento dei mercati finanziari, e stimato dall’Ufficio Studi di Assogestioni in +0,7%. I fondi aperti hanno registrato una raccolta pari a -2,64 mld euro a giugno, con deflussi stabili dai flessibili (-2,14 mld euro) e dai bilanciati (-1,32 mld euro). Segno meno anche per i fondi monetari (-2,54 mld euro). All’opposto, guadagna ulteriore vigore lo slancio dei prodotti obbligazionari che nel mese hanno attratto +2,58 mld euro di nuove sottoscrizioni, dato che porta l’ammontare da inizio anno a +11,51 mld euro. Chiudono il mese in positivo anche gli azionari, a +837 mln euro.

I segnali positivi
In attesa dei dati definitivi della mappa trimestrale, arrivano segnali positivi anche dalle gestioni di portafoglio, che a giugno registrano +1,15 mld euro di afflussi, riconducibili principalmente alle gestioni istituzionali (+986 mln euro).
Insomma, qualche raggio di sole in fondo al grigiore c’è. L’attesa è tutta sulla pronta ripartenza per il settore del risparmio gestito, forse, già nella seconda parte di quest’anno.

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