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Aiutiamo i bambini africani

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e facciamo crepare quelli greci

Parola di Madame Fmi!

Una divisione netta fra l’Italia, dove l’arrivo di Mario Monti ha portato segnali di speranza, e la Grecia, dipinta come un popolo di evasori, dove i padri non pagano le tasse senza pensare al danno che procurano ai loro figli e ai quali non spetta la stessa pietà che va mostrata ai bambini dell’Africa più povera.
Christine Lagarde, in un’intervista a tutto campo con il The Guardian, tira una netta linea di confine fra Roma e Atene e, forse, manda un chiaro messaggio agli speculatori, alla ricerca di una nuova ‘preda’ da spolpare.
I genitori greci «devono pagare le tasse» per il bene dei loro figli, ha detto la Lagarde che ha più simpatia per i bimbi dell’Africa sub sahariana che non hanno una istruzione decente «che per molti greci che rischiano la povertà a causa della crisi».
DURA L’FMI CON ATENE. Niente sconti, dunque, per Atene: l’Fmi non ha alcuna intenzione di ammorbidire i termini del pacchetto di austerity chiesto ad Atene in cambio degli aiuti.
«Penso più a quei bambini di una piccola scuola del Niger che ricevono insegnamenti per due ore al giorno condividendo una sedia in tre, e che non vogliono altro che ricevere una istruzione», ha dichiarato Lagarde, intervistata nel suo ufficio di Parigi davanti a vasi di orchidee.
«Penso a loro tutto il tempo, perché loro hanno molto più bisogno di noi della gente di Atene».
Secondo il direttore del Fondo, la crisi del debito deve ancora fare il suo corso e a proposito della Grecia l’economista francese non ha avuto pietà: «I greci non pensano che a evadere le tasse».
PAROLE DI ELOGIO A MONTI. Quanto alle differenze tra Francia e Germania su come affrontare l’emergenza, la Lagarde ha spiegato al Guardian che non bisogna entrare nel panico: «Sono state ampiamente esagerate».
Nell’intervista, Lagarde trova modo di spendere parole incoraggianti quando arriva a parlare dell’Italia: «Come diceva Robert Musil, l’uomo è capace di tutto, incluso il meglio. E quando vedete una situazione che può essere rivoluzionata da un individuo, mandar via il Signor Berlusconi e far entrare il Signor Monti: lui è perfettamente impegnato e non gli interessa il suo futuro politico. Fa il suo lavoro, cambia la percezione e riporta la fiducia: anche questo è un segno di speranza».

Ovviamente, Madame Fmi, Monti è un segno di speranza, per voi, che siete ben felici che abbia preso il posto di Berlusconi.
E che  voi siate così poco toccati dal fatto che i greci muoiano di fame non ci stupisce affatto. Sappiamo cosa provate per la Grecia e per Roma e siamo anche consapevoli di quale spirito di antica vendetta molti di voi covino contro Spagna e Portogallo.

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