Dal 3 luglio cinque voli settimanali di Ethiopian Airlines collegano direttamente l’aeroporto milanese di Malpensa con quello di Addis Abeba, scalo dal quale sono raggiungibili 40 destinazioni in Africa. I voli sono operati con Boeing 767 e 757 e fanno di Milano la sessantatreesima destinazione della compagnia aerea africana e la settima in Europa. Il vettore opera già da Roma sin dal 1964 e con frequenze giornaliere.
All’inaugurazione del collegamento il Ceo della compagnia, Tewolde G. Mariam, ha detto, secondo una nota, che il nuovo servizio non-stop “non consentirà solo di ridurre il tempo di volo tra il nord Italia e l’Etiopia, ma anche di costruire una connessione vitale tra l’Africa e la Germania meridionale, la Svizzera e in generale l’Europa meridionale”.
Che dire?
“Ufficiali, sottufficiali, gregari di tutte le Forze Armate dello Stato in Africa e in Italia, Camicie Nere della Rivoluzione, Italiani e Italiane in patria e nel mondo, ascoltate!
Con le decisioni che fra pochi istanti conoscerete e che furono acclamate dal Gran Consiglio del Fascismo, un grande evento si compie: viene suggellato il destino dell’Etiopia oggi, 9 maggio, XIV anno dell’Era Fascista.
Tutti i nodi furono tagliati dalla nostra spada lucente e la vittoria africana resta nella storia della patria integra e pura come i legionari, caduti e superstiti, la sognavano e la volevano.
L’Italia ha finalmente il suo Impero.”
Magari, ma se c’imbarchiamo come contractors nel Mar Rosso…