Quelle suggestioni da Front National
Niente stretta di mano, niente cittadinanza. Il diktat, severissimo, arriva dalla Francia, emesso dall’amministrazione statale e confermato dalla magistratura transalpina.
Come riporta The New York Times, lo scorso 11 aprile il Consiglio di Stato di Parigi ha emesso una sentenza destinata a fare scuola: una donna algerina che al momento della cerimonia di naturalizzazione si era rifiutata di stringere la mano ai funzionari d’Oltralpe ha perso il proprio diritto ad ottenere la cittadinanza francese. Una decisione – quella dei magistrati parigini – che conferma quanto statuito nel 2016 a Grenoble, quando la concessione della cittadinanza venne immediatamente sospesa e cancellata su due piedi.
All’epoca la donna si era rifiutata di dare la mano al funzionario locale del governo e al rappresentante delle istituzioni locali, entrambi maschi, adducendo presunte motivazioni religiose (anche se la sua affiliazione religiosa non è ancora ufficialmente nota). Fermissima e subitanea la reazione delle autorità francesi, confermata quasi due anni dopo dalla suprema magistratura amministrativa transalpina: il rifiuto di stringere la mano, sostengono i giudici del Consiglio di Stato nella loro sentenza, tradisce una mancanza di integrazione, per di più in un luogo e in un momento altamente simbolici.