venerdì 19 Luglio 2024

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altPerò però ne avremmo vari da proporgli per essere ipnotizzati

George Kenney, il preside di un liceo americano, è stato licenziato dopo che uno degli studenti della scuola, il 16enne Wesley McKinley, si è suicidato. Il giorno precedente alla tragedia, il ragazzo si era sottoposto a una seduta di ipnosi tenuta dallo stesso dirigente scolastico.
Kenney era preside e insegnante nella North Point High nella cittadina di Sarasota in Florida. Con i suoi allievi era solito usare l’ipnosi per aiutarli ad alleviare lo stress e a migliorare la concentrazione nello studio e nell’attività sportiva. Di certo un metodo non ortodosso, ma che portava ottimi risultati a giudicare dalle dichiarazioni entusiaste degli ex-studenti del professor Kenney.
George Kenney aveva una cattedra in psicologia ed è un ipnoterapista autorizzato. Le sedute che teneva potevano essere di gruppo o individuali ed erano sempre autorizzate per iscritto dai genitori.
Eppure, nessuno sa spiegare il perché del tremendo gesto compiuto da Wesley McKinley. Nemmeno i genitori sono riusciti a darsi una spiegazione di qualche tipo: sembrava felice e stava imparando a suonare la chitarra. Ecco perché quando il preside è stato interrogato e ha dichiarato di averlo ipnotizzato il giorno prima si è scatenato il putiferio. Il caso ha ricevuto una risonanza nazionale negli Stati Uniti e anche se non c’è nessun legame dimostrato tra la terapia e il suicidio, gli amministratori della scuola hanno deciso di dare il benservito al professor Kenney.
L’ex-direttore del liceo era molto benvoluto dai suoi studenti. Dopo l’accaduto, infatti, hanno aperto una pagina su Facebook per chiederne il reintegro nell’organico della scuola. In poco tempo, l’iniziativa ha raggiunto circa mille sostenitori.
Per quanto riguarda il suicidio, all’inizio si era sparsa la voce che il giovane fosse stato trovato morto a seguito di overdose. In realtà, pare che si sia impiccato dal tetto di una casa abbandonata abitualmente frequentata dai ragazzi della zona. Il caso è particolarmente controverso visto che ci sono alcuni punti poco chiari. Nonostante ciò, sono molte le persone, studenti e genitori, che si sono schierate dalla parte dell’ex-preside. Gli stessi parenti della vittima all’inizio non lo avevano voluto chiamare in causa.
Kenney ha raccontato che il giovane era andato da lui a chiedergli aiuto per suonare meglio la chitarra ed essere più espansivo. Molti altri suoi coetanei avevano sfruttato le sedute ottenendo ottimi risultati, tanto che il professore era considerato da tutti come “uno di cui fidarsi”. Tuttavia, a sentire gli altri dirigenti scolastici, l’insegnante non era autorizzato a tenere incontri privati, ma poteva solo usare le sue capacità per dimostrazioni in aula.
Gli esperti sono concordi nel sostenere che l’ipnosi non può ordinare a qualcuno di fare qualcosa, ma al massimo può spingere una persona indecisa a prendere una strada. I genitori e gli amici del ragazzo però hanno dichiarato che Wesley, in quel fatidico giorno, si era comportato in maniera strana: a scuola avrebbe chiesto a un compagno di picchiarlo e una volta tornato a casa ha lasciato lo zaino da una parte e senza salutare nessuno è uscito. Quella è stata l’ultima volta che lo hanno visto in vita.

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