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Apocalisse?

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La ripresa dell’economia Usa inizierà alla fine di quest’anno, anche se il miglioramento sarà fiacco e il tasso di disoccupazione salirà ancora. Lo ha detto il presidente della Fed, Ben Bernanke, nella sua audizione davanti alla commissione Economica bicamerale del Congresso, sottolineanche che gli Usa guadagneranno terreno solo lentamente e resteranno per qualche tempo al di sotto del potenziale di crescita.

“Ci aspettiamo che l’attività economica tocchi il fondo e cominci a riprendersi più tardi nel corso di quest’anno”, ha detto Bernanke. Ma, avverte, la ripresa potrebbe essere frenata da una ricaduta delle tensioni finanziarie. “Le imprese – spiega il numero uno della Fed – saranno probabilmente caute sulle assunzioni e questo significa che il tasso di disoccupazione potrebbe restare alto per qualche tempo, anche dopo che l’economia riprenderà a crescere”.

La Fed “è impegnata al mantenimento della stabilità dei prezzi. E attualmente si muove fra i rischi di inflazione e di deflazione”, ha continuato Bernanke, precisando che il suo istituto “non spegnerà la ripresa” ma adatterà la propria politica monetaria per sostenerla, ha aggiunto.

Poi parlando delle banche, Bernanke ha affermato che la Fed è soddisfatta “dei dati emersi dagli stress test” condotti sulle 19 maggiori banche americane per esaminare lo stato di salute delle banche. E si augura che gli istituti ai quali sarà richiesto di rafforzare il proprio capitale lo facciano privatamente. “Molte banche saranno in grado di soddisfare i bisogni di nuovi capitali senza l’aiuto del governo”, ha ribadito il presidente, precisando che i risultati ufficiale saranno diffusi giovedì prossimo.

Eppure secondo indiscrezioni, gli esiti evidenzieranno che circa 10 sulle 19 banche esaminate avranno bisogno di rafforzare il proprio capitale. Tra queste anche colossi come Bank of America e Citigroup.

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