sabato 20 Luglio 2024

Arrivano i russi

Più letti

Global clowns

Note dalla Provenza

Colored

alt
Svendite Italia: l’Aeroflot si lancia sulla nostra compagnia di bandiera

Ci sono 14 mila dipendenti. Più 8 mila dell’indotto. In totale 22 mila famiglie italiane che, senza consistenti finanziamenti, potrebbero restare senza lavoro. Nonostante i contratti di solidarietà, da poco decisi dall’amministrazione.
Così, a risolvere l’emergenza Alitalia, e salvare le sorti della compagnia aerea, potrebbe essere la russa Aeroflot. Che approfitterebbe, in questo modo, del disinteresse di Air France alla fusione con il vettore italiano.
L’indiscrezione è stata pubblicata il 12 giugno sul quotidiano La Repubblica.
LETTA GIÀ A CONOSCENZA. Secondo fonti di stampa, quindi, si tratterebbe, per ora, solo di un interessamento, senza accordi scritti. Ma di cui sarebbe già al corrente il presidente del Consiglio Enrico Letta, a colloquio il 5 giugno con il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno.
I tempi stringono, il bubbone della compagnia aerea tricolore potrebbe esplodere nel bel mezzo dell’autunno. Con evidenti ricadute non solo economiche, ma anche politiche: come avvenne già nel 2008.
I RUSSI ALLA CONQUISTA DELL’OVEST. Ed è proprio in questo contesto che si sarebbe fatta più concreta la proposta della compagnia russa, interessata ad allargare la propria rete verso Ovest. Un’ipotesi che è stata consigliata, la scorsa settimana, ai vertici di Alitalia anche da alcuni analisti, che hanno messo in evidenza, oltre ad Aeroflot, anche un’eventuale partenership con altri due vettori: la compagnia del Golfo Eithad e i tailandesi di Thai.
IL RIENTRO DELL’EX AMBASCIATORE. Ma la pista russa sembra quella più accreditata, anche grazie – stando sempre a quanto riportato dal quotidiano diretto da Ezio Mauro – al rientro in Italia dell’ex ambasciatore in Russia, Antonio Zanardi Landi, molto attento alle relazioni economiche tra i due Paesi. Zanardi Landi è stato chiamato a ricoprire, a partire da luglio, l’incarico di consigliere diplomatico del presidente della Repubblica.
SOSTEGNO NELLA MAGGIORANZA. L’interesse di Aeroflot, inoltre, troverebbe anche un forte sostegno all’interno della maggioranza di governo. Da parte pidiellina, ovvio, visto i rapporti che intercorrono tra Valdimir Putin e Silvio Berlusconi. Ma anche lo stesso Guglielmo Epifani potrebbe non disdegnare l’offerta: nei giorni caldi della trattavia di cessione ai francesi, nella primavera del 2008, l’attuale segretario del Pd era il leader della Cgil. E non ha risparmiato durissimi attacchi alla stessa Air France.

Ultime

Alto tradimento

Il 25 luglio tedesco: cruento e fallito

Potrebbe interessarti anche