Il 10 settembre 1980 viene ucciso Francesco Mangiameli, dirigente siciliano di Terza Posizione e membro del direttivo. Dopo un’intervista su di un settimanale del maggiore Amos Spiazzi, colluso con gli apparati, che denunciava un certo “Ciccio” come elemento centrale che avrebbe collegato il movimento con la lotta armata, una denuncia che sapeva di condanna a morte, la famiglia Fioravanti assassinava Francesco, detto appunto Ciccio, senza alcun movente plausibile.
Peraltro cercò di farne scomparire il cadavere gettandolo in profondità in un laghetto artificiale.
La pagina più oscura e schifosa della lotta armata.
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