giovedì 18 Luglio 2024

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Schifarono la maglia della nazionale al Mondiale, potranno rivestirla agli Europei

PARIGI – Diciotto partite di sospensione dalla nazionale per Nicolas Anelka, cinque per Patrice Evra, tre per Franck Ribery e una per Jeremy Toulalan. Queste le pene inflitte dalla commissione disciplinare della Federcalcio francese ai protagonisti del momento simbolo della disastrosa avventura della Francia al Mondiale sudafricano, il boicottaggio dell’allenamento prima dell’ultima partita del girone. Nessuna sanzione invece per il quinto giocatore deferito, Eric Abidal, chiamato a rispondere del rifiuto di scendere in campo nel match conclusivo, contro i padroni di casa, che sanci’ l’eliminazione dei Bleus dal torneo. A pagare il prezzo piu’ alto nella brutta vicenda, come tutti si aspettavano, e’ stato il bizzoso Anelka, i cui insulti all’allora ct Raymond Domenech durante l’intervallo tra primo e secondo tempo della partita con il Messico, finiti in prima pagina sul quotidiano sportivo L’Equipe, avevano dato il via al putiferio. I rapporti tra il trentunenne attaccante del Chelsea e la Fff si sono definitivamente guastati con il suo allontanamento anticipato dal campo base della nazionale francese in Sudafrica, a Knysna, e la sua assenza ingiustificata all’udienza di oggi non ha certo sorpreso i vertici federali. La giustizia sportiva e’ stata invece relativamente clemente con capitano e vicecapitano dei Bleus ai Mondiali, Patrice Evra e Franck Ribery, sanzionati per il loro ruolo istituzionale ma anche perche’ ritenuti leader della protesta contro Domenech e la Federazione dopo l’esclusione di Anelka, e con Jeremy Toulalan, che aveva redatto il comunicato con cui i giocatori annunciavano l’intenzione di non partecipare all’ultimo allenamento. ”Credo che chiunque abbia diritto a una seconda chance – ha commentato ai giornalisti in attesa fuori dalla sede della Federcalcio il vicedirettore tecnico dimissionario della nazionale francese, Jean-Louis Valentin – credo che ora si debba saper voltare pagina e passare ad altro”. Nessuna dichiarazione invece dai giocatori presenti all’udienza, Evra, Abidal e Toulalan, che si sono allontanati in macchina dall’edificio subito dopo la sentenza, e da Franck Ribery, rimasto bloccato a Monaco di Baviera dopo che il Bayern si e’ rifiutato di liberarlo per la convocazione, a tre giorni appena dal fischio d’inizio della Bundesliga.

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