I giapponesi ci credono
Si chiamano Bunmei Ibuki e Tadamori Oshima e sono due esponenti del Partito Liberale giapponese che arrivano alle cronache con una proposta: dotare il Giappone di veri Gundam, o meglio grandi robot da combattimento come quelli degli intramontabili cartoni animati degli anni 70-80. I due politici sono serissimi, ma i costi di costruzione e la reale utilità dei robottoni sono due ostacoli importanti, in una fase di crisi economica mondiale e di guerre combattute con virus informatici. Più probabilmente, l’idea serve a rilanciare la visione di un Giappone combattivo, in un momento in cui il paese soffre ancora molto per gli effetti dello tsunami e della devastazione di Fukushima. (Immagini: la statua di Gundam a Tokyo, alta 18 metri)
Notare che la discussione è sui costi e sull’utilità ma non sulla realizzabilità che tutti in Giappone danno per scontata…