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Bastasse un libro

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L’ombra di Maroni infastidisce Saviano. Ora la mafia esiste per colpa della Lega 

ROMA – Due settimane fa una maxi-operazione porta all’arresto di centinaia di indagati per delitti di mafia in diverse localita’ del nord Italia. Il blitz nasce da indagini che documentano le infiltrazioni della ‘ndrangheta in diversi settori economici del Settentrione. Di queste infiltrazioni parla oggi Roberto Saviano che, intervistato da Vanity Fair a quattro anni dall’uscita del suo volume ‘Gomorra’, provoca l’ira del Carroccio. Lo scrittore sostiene con ironia che l’esistenza della criminalita’ mafiosa oltre il Po ”dipende da chi si ascolta”: la Lega, ”che ci ha sempre detto che certe cose al Nord non esistono” oppure le inchieste della magistratura che, in Lombardia ”raccontano una realta’ diversa”. E ancora, si chiede ”dov’era la Lega quando tutto questo succedeva negli ultimi dieci anni, laddove ha governato? E perche’ adesso non risponde?”. ”Rispondo subito – apre i fuochi Roberto Castelli – Saviano e’ accecato e reso sordo dal suo inopinato successo e dai soldi che gli sono arrivati in giovane eta’. Unica sua scusante rispetto alle sciocchezze che dice sulla Lega e’ che, quando noi combattevamo contro la sciagurata legge del confino obbligatorio che tanti guai ha portato al nord, aveva ancora i calzoni corti”. E’ ”demenza”, s’infuria Mario Borghezio. Per l’europarlamentare, attribuire alla Lega Nord una pur minima responsabilita’ circa le infiltrazioni delle mafie al Nord, ”e’ assolutamente demenziale. Sarebbe come attribuire agli Indiani la responsabilita’ della diffusione dell’alcolismo nelle riserve dei nativi americani…”. Borghezio va giu’ duro, rilevando che proprio ”nei municipi del Nord amministrati dai suoi attuali amici hanno trovato agibilita’ politica e di affari le numerose famiglie calabro-siculo-campane i cui cognomi e le cui facce lombrosiane non sono certamente rari nella nomenclatura politica locale delle sinistre”. Proteste anche dal deputato Paolo Grimoldi: ”prendiamo atto del fatto che Saviano conosce la mafia meglio di noi, ma questo e’ davvero un merito? Conoscerla e scriverne, arricchendosi, e’ cosa ben diversa dal contrastarla, come hanno fatto e fanno, rischiando la pelle, Castelli e Maroni e tanti altri”. Nello scontro Saviano-Carroccio, c’e’ chi prende le difese dell’autore di Gomorra. Come Luigi De Magistris, che definisce quella della Lega come ”l’antimafia delle chiacchiere”. ”Castelli e colleghi – aggiunge – dovrebbero portare rispetto alle domande che legittimamente pone chi non solo denuncia il crimine, ma vive da esso braccato e sempre esposto al pericolo per la propria vita”. Solidarieta’ a Saviano giunge da Walter Veltroni. ”La Lega – sottolinea – ha reagito scompostamente, con attacchi vergognosi e con minacce”. Per l’ex segretario del Pd, i cittadini, ”anche quelli lombardi”, sanno che alle mafie, si risponde ”combattendo le cosche e i loro interessi, esigendo una politica pulita, non insultando chi da sempre si batte contro i poteri criminali come Saviano”. ”’Tutti hanno visto – rileva Veltroni – quanto sono profonde le infiltrazioni della ‘ndrangheta anche nel Nord e in Lombardia: Saviano ha semplicemente indicato questa realta”’. In serata giunge un commento di Marina Berlusconi alla parte dell’intervista di Saviano dove lo scrittore sottolinea che l’editrice ”forse non ha letto Gomorra” . ”Gomorra – e’ la replica della presidente di Mondadori – non solo l’ho letto ma mi e’ anche piaciuto. L’ho trovato un libro forte, di pregio e di livello. Ma anche se non mi fosse piaciuto, nulla sarebbe cambiato. Quel che conta e’ che sia stato apprezzato da milioni e milioni di persone in tutto il mondo. Perche’ un editore davvero liberale sa sempre tenere rigorosamente distinte le proprie opinioni personali dalle scelte della sua casa editrice”

 

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