La procura di Parigi favorevole alla consegna del noto scrittore alle autorità italiane
PARIGI, 12 mag – La procura di Parigi ha espresso il suo parere favorevole all’estradizione in Italia per Cesare Battisti, 49 anni, ex militante della lotta armata di estrema sinistra, oggi noto scrittore di noir, condannato in Italia all’ergastolo per alcuni omicidi negli anni Settanta. L’avvocato generale Sylvie Petit Leclair ha detto ai tre magistrati della camera istruttoria che dovranno decidere sul caso, “le questioni politiche non devono né influenzare né essere la base della vostra decisione”. I magistrati stanno esaminando oggi in pubblica udienza gli argomenti a sostegno di una richiesta inoltrata dal governo italiano, contenuti in un dossier di 800 pagine inviato il mese scorso in Francia, nonché quelli della Procura parigina e della difesa di Battisti.
Dopo la fuga in Messico, nel 1990 Battisti – oggi 49enne – si è poi rifugiato a Parigi, dove è divenuto portiere di un palazzo e autore di romanzi polizieschi. Cesare Battisti è in libertà vigilata, dopo essere stato detenuto per tre settimane tra febbraio e marzo. Nel 1991 la giustizia francese aveva rigettato una prima volta la richiesta di estradizione da parte dell’Italia, ma la condanna di Battisti non era ancora definitiva, e il dossier trasmesso allora da Roma era giuridicamente diverso. Battisti è stato successivamente condannato all’ergastolo in contumacia nel processo di appello del 1993, in particolare per l’omicidio di una guardia carceraria nel 1978 e di un poliziotto nel 1979, oltre che per complicità in altri due omicidi.