Nell’attuale disgregazione spirituale con chi se la poteva prendere? Ma con Friedrich Nietzsche ovviamente!
“L’esaltazione della libertà individuale che sembra dominare la cultura contemporanea ha radici in una visione dell’uomo molto pericolosa, quella di Friedrich Nietzsche”. Lo afferma Benedetto XVI che nell’omelia della messa crismale critica “le opinioni predominanti” sul tema della libertà, sottolinenando che “i criteri secondo cui ci misuriamo” rimangono “in fin dei conti, nella superficialità di tutto ciò che, di solito, s’impone all’uomo di oggi”. “Friedrich Nietzsche – ricorda il Papa – ha dileggiato l’umiltà e l’obbedienza come virtù servili, mediante le quali gli uomini sarebbero stati repressi.(magari leggersi lo satdio dello spirito come cammello non guasterebbe, Santità) Ha messo al loro posto la fierezza e la libertà assoluta dell’uomo” (E questo proprio è imperdonabile, l’uomo non dev’essere libero…). In proposito, Papa Ratzinger ammette che “esistono caricature di un’umiltà sbagliata e di una sottomissione sbagliata” e afferma che esse, come cristiani, “non vogliamo imitare”. “Ma – denuncia – esiste anche la superbia distruttiva e la presunzione, che disgregano ogni comunità e finiscono nella violenza”. L’esortazione del Pontefice è a “imparare da Cristo la retta umiltà, che corrisponde alla verità del nostro essere, e quell’obbedienza, che si sottomette alla verità, alla volontà di Dio”.
Nell’attuale disgregazione spirituale con chi se la poteva prendere? Ma con Friedrich Nietzsche ovviamente! Sì, siamo certi, il vero colpevole è lui…Tutto ciò ci fa venire in mente una parabola cristiana, quella della pagliuzza e della trave.
E poi che da un Papa ci si aspettava che perlomeno Nietzsche lo avesse letto. Sarà opportuno regalargli qualcosa dell’opera federiciana, di sicuro non guasterà.