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Big Brother silenzia

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Ma per lei almeno è guerra fredda

Il Guardian/Observer ha rimosso dal suo sito le rivelazioni su un presunto accordo in base al quale sette paesi europei, fra cui l’Italia, forniscono informazioni su comunicazioni telefoniche e Internet alla National Security Agency (Nsa) americana. Il sito spiega che l’articolo è stato ritirato in attesa di ulteriori verifiche.
Secondo il quotidiano britannico Telegraph, il Guardian si è reso conto che la sua fonte, Wayne Madsen, e’ poco attendibile. Madsen, descritto dal Guardian come un ex agente dell’Nsa, è stato un sostenitore dei ‘birther’ (quelli che dicono che Barack Obama non puo’ essere presidente perche’ sarebbe in realtà nato all’estero) ed ha affermato che il presidente americano è gay, due cose palesemente non vere.
Secondo le sue rivelazioni, poi rimosse dal sito, i sette paesi ad avere accordi segreti per fornire dati alla Nsa erano: Gran Britagna, Danimarca, Olanda, Francia, Germania, Spagna e Italia.
La Commissione Europea ha chiesto spiegazioni immediate agli Stati Uniti dopo le notizie dello spionaggio americano ai danni dell’Ue diffuse ieri sera dal settimanale tedesco Der Spiegel. “Abbiamo contattato immediatamente le autorità statunitensi a Washington e Bruxelles e le abbiamo confrontate con le informazioni di stampa”- ha reso noto oggi un portavoce della commissione a Bruxelles- “ci hanno garantito che esamineranno la veridicità delle informazioni e ci comunicheranno il risultato”.
Secondo Der Spiegel, che cita un documento top secret del settembre 2010, la National Security Agency (Nsa) americana aveva piazzato microspie nelle rappresentanze diplomatiche dell’Ue presso gli Stati Uniti e l’Onu e si era inserita nella rete di computer delle due sedi. I servizi americani, aggiunge Der Spiegel, spiavano le comunicazioni anche del palazzo Justus Lipsius a Bruxelles, dove ha sede il Consiglio dei ministri dell’Ue. Qui i tecnici si eranno accorti di strane interferenze nelle telefonate, alcune delle quali sembravano provenire dal quartiere generale della Nato a Evere, dove si trovano anche agenti dell’Nsa.
Intanto Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, ministro tedesco della Giustizia, ha paragonato le notizie sullo spionaggio dell’Nsa contro l’Unione europea ad un trattamento da “guerra fredda”. “Se le notizie saranno confermate -ha detto oggi il ministro a Berlino, citata su Bild – il caso ricorda l’approccio che si aveva con i nemici durante la guerra fredda”.

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