giovedì 18 Luglio 2024

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Piccole e grandi labbra

La chirurgia estetica è “scesa in basso”. Nonostante il ritocco al seno sia la richiesta più diffusa, le ultime tendenze dal Congresso della Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica) danno in aumento del 24% la domanda di ninfoplastica. È il ritocco delle parti intime: la lipostruttura del monte di Venere e delle grandi labbra e di modellamento delle piccole labbra. In sostanza l’intervento mira a ridurre le parti eventualmente in eccesso ma si può intervenire anche con il lipofilling (l’inserimento di grasso) per reintegrare o modellare la parte adiposa situata sopra l’osso pubico. I medici avvertono: “Intervento non alla portata di tutti né di tutti i centri”. L’attenzione è per le tecniche. Il lipofilling tradizionale sta cedendo il posto al potere rigenerativo delle cellule staminali contenute nel grasso. All’Università La Sapienza di Roma stanno studiando l’evoluzione del trattamento: le cellule adipose prelevate dalla paziente mediante una piccola liposuzione vengono coltivate in laboratorio e poi veicolate in acido ialuronico. Ancora si è all’inizio di questa “cura” ma i risultati fanno ben sperare. C’è da dire che medicina rigenerativa è usata molto per trattare la distrofia vulvare conseguenza di menopausa, chemioterapia o soppressione ormonale e nella cura del lichen scleroatrofico.

 

 

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