Allarmanti i risultati di un rapporto stilato da Unicef, governo brasiliano e ong locali – Almeno 5mila ragazzi, d’età compresa tra i 12 e i 18 anni, vengono uccisi ogni anno in Brasile. Lo dimostrano i risultati di un rapporto stilato dall’Unicef, insieme con il governo brasiliano e una ong locale. Lo studio è stato effettuato analizzando 267 città, tutte con una densità di popolazione superiore ai 100mila abitanti. La maggior parte delle vittime sono ragazzi di colore, con un basso livello di istruzione. Stando ai dati forniti dal rapporto delle Nazioni Unite, per un adolescente di colore le probabilità di morire di morte violenta sono tre volte maggiori rispetto a quelle di un coetaneo bianco. Se le statistiche non cambieranno nei prossimi anni, entro il 2012 moriranno di morte violenta almeno altri 33mila giovani brasiliani. Gli autori del rapporto sottolineano che è fondamentale un maggiore controllo della diffusione di armi da fuoco. Inoltre, questo altissimo tasso di decessi sta minando gli effetti degli sforzi compiuti dalle autorità governative per abbattere il tasso di mortalità infantile. Il presidente brasiliano Luiz Inàcio Lula da Silva, commentando il rapporto, ha evidenziato che da parte delle autorità brasiliane sono già stati compiuti molti sforzi per combattere la povertà e la violenza. Lula ha però riconosciuto che c’è ancora molta strada da fare per assicurare ai giovani brasiliani un futuro sereno.
