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Calderò, stiamo freschi!

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Per il ministro non è più reato adulterare i cibi

“La furia cieca del ministro Calderoli ha colpito ancora, e questa volta rischia di mandare gli italiani al pronto soccorso. Tra le leggi tagliate è finita incredibilmente la 283 del 1962, la norma sulla tutela degli alimenti che ha permesso nel corso degli anni di scoprire e punire veri e propri attentati alla salute pubblica, dalle cozze infettate dal vibrione del colera alle mozzarelle blu, passando per il vino adulterato chimicamente e le farine alimentari col prione”. E’ la denuncia del senatore del Pd Francesco Ferrante.
Il pm Raffaele Guariniello, a Torino, dopo l’intervento del “semplificatore” Calderoli, ha dovuto bloccato le sue inchieste su casi come quello delle mozzarelle blu. Il magistrato ha quindi preso contatto con il Ministro della salute, Ferruccio Fazio, per chiedere se è possibile prendere dei provvedimenti che salvino le indagini. Venerdì scorso Guariniello ha sospeso la procedura verso il rinvio a giudizio per due casi, scoperti a Torino, di messa in commercio di pesce adulterato.
L’iter che ha portato all’abrogazione della legge 263 del 1962 (“Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari”) si innesta sul provvedimento di Calderoli che ha cancellato le norme risalenti a prima del 1970. Per evitare che finissero al macero delle leggi di cui si riteneva “indispensabile la permanenza in vigore”, il decreto 179 del 2009 aveva previsto che entro un anno venissero corretti “eventuali errori e omissioni”, stilando un apposito elenco di provvedimenti da salvare: la 263/62, non vi compare e, quindi, deve essere considerata abrogata a partire dall’11 dicembre.
Finora il pm Guariniello aveva continuato a indagare su Mozzarelle Blu e altri fenomeni analoghi grazie a una sentenza della Cassazione, depositata il 31 marzo 2010, che analizzando l’intreccio delle norme stabiliva che la 263/62 restava in vigore fino a dicembre. Il termine, però, ormai è scaduto e adesso, anche se la legge venisse riesumata, i processi si concluderanno con delle assoluzioni in base al principio che devono essere applicate le norme più favorevoli agli imputati. Secondo quanto ha potuto accertare l’ANSA, il primo caso di assoluzione si è verificato lo scorso 21 dicembre in un tribunale dell’Italia del Sud. L’interessato era il gestore di un esercizio commerciale: il suo avvocato ha sollevato la questione e il giudice lo ha assolto ?perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato?.
“Questa cancellazione scellerata non sappiamo se sia frutto di distrazione, incompetenza o atto volontario, resta il fatto che il governo deve subito correre ai ripari”, ha continuato Ferrante. “Il procuratore di Torino Guariniello – ha aggiunto il senatore del Pd – che tante volte ha applicato la legge 283, ha segnalato al Ministro Fazio come attualmente ci sia una pericolosa zona franca, una deregulation del settore alimentare che non permette di procedere a sequestri preventivi e che consente che nel nostro Paese arrivino prodotti contraffatti dall’estero, con buona pace della tutela della salute e del Made in Italy. Per riparare al guaio del ministro Calderoli, che ha già mandato al rogo leggi utili e funzionali – ha concluso Ferrante – presenteremo un emendamento al decreto milleproroghe per ristabilire la legge sulla tutela degli alimenti e salvaguardare la salute a tavola degli italiani”.

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