venerdì 19 Luglio 2024

Cambio della guardia nel Partito Unico

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Il preannunciato cambio della guardia all’interno del Partito Unico, che fa e disfa Governi in Italia, senza ovviamente alcun riscontro elettorale, si sta compiendo come nella migliore tradizione italica, tra veleni e ricatti.
Renzi, benedetto da settori dell’establishment americano e dal coacervo di poteri forti che sinora hanno menato la danza, si appresta a sostituire Letta, il quale seppur recalcitrante , dovrà lasciare il passo anche perché glielo chiede il Governatore della Colonia Italia, Napolitano.
Il quale Napolitano ha provato inutilmente in queste settimane a mantenere in sella il suo protetto, ma si è trovato a fronteggiare da qualche tempo i “condizionamenti” dei suoi padroni d’oltreoceano, che attraverso le intercettazioni telefoniche sulle trattative con la mafia prima e le anticipazioni del libro di Friedman poi gli hanno gentilmente ricordato che lui deve eseguire gli ordini e non mettersi di traverso e tantomeno fallire.
Naturalmente a corroborare le tesi di Friedman, peraltro note a tutti da due anni e mezzo, hanno subito concorso gli altri autorevoli esponenti del partito d’oltreoceano Prodi e De Benedetti, e Giorgio si è trovato nell’impaccio.
Tanto è vero, che dopo una piccata ma inefficace lettera di risposta a Friedman, il nostro ineffabile Procurator, ha solo smentito l’ipotesi di elezioni anticipate, ma non ha mosso una piega sul fatto che si passi disinvoltamente da un Presidente del Consiglio ad un altro, sempre del PD, senza alcun passaggio parlamentare.
D’altronde il consultare il Parlamento non è mai stato nelle sue corde di vecchio stalinista seppur “migliorista” , poiché già nell’estate del 2011, con un Governo legittimamente in carica, brigava in gran segreto con il meglio della finanza internazionale e con i circoli golpisti che da sempre lo sostengono, per eliminare Berlusconi e sostituirlo con Monti.
Naturalmente, Friedman , nelle anticipazioni del libro, cerca di far intendere che il complotto sia tutto interno alle logiche italiane di gestione del potericchio locale , e non l’espressione subcoloniale del volere della potenza dominante , di cui Prodi e De Benedetti sono peraltro, illustri esecutori da sempre.

In tutto questa farsesca ma ennesima esautorazione di qualsiasi forma di sovranità, tutti troveranno la loro convenienza: Berlusconi rientrerà dalla finestra, reso impotente e a sua volta ricattato, ma necessario per l’appoggio in Parlamento, l’ala sinistra del PD con SEL che avrà qualche dicastero importante e quel che più conta i poteri di oltreoceano che ora possono puntare sul giovane Renzi per completare l’opera di annichilimento dell’Italia ed il suo progressivo spostamento su posizioni più marcatamente antitedesche.

E il Procurator potrà dormire l’ultimo sonno dopo aver servito fino all’ultimo respiro i traditori dell’Italia. 

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