venerdì 19 Luglio 2024

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Sulla melodia dei Proci, si sovrappone progressivamente il contrappunto della City. Il G8 è un’occasione troppo ghiotta, e Berlusconi è ospite sgradito

I preparativi per il G8 dell’Aquila “sono stati talmente caotici che si è registrata una pressione crescente da parte di altri stati membri affinché l’Italia venga espulsa dal Gruppo”, scrive oggi il quotidiano britannico The Guardian, citando fonti occidentali di alto rango. Nelle ultime settimane che hanno preceduto il vertice, l’assenza di qualsiasi sostanziale iniziativa nell’agenda ha indotto gli Stati uniti a prendere il controllo della situazione. E’ stata Washington – scrive il Guardian – ad organizzare gli “sherpa calls”, gli incontri fra esperti, un tentativo estremo di dare qualche finalità al G8. “Non ha precedenti il fatto un paese diverso da quello ospite ad organizzare gli sherpa calls, è una sorta di ‘opzione nucleare'”, spiega un alto rappresentante di uno stato membro del G8. “Gli italiani sono stati spaventosi. Non vi è stato alcun progresso, né pianificazione”. L’insoddisfazione dietro le quinte è diventata talmente forte da spingere addirittura taluni stati ad evocare l’ipotesi che l’Italia possa essere espulsa dal G8. Una delle alternative che aleggia fra le capitali europee è che la Spagna, con un pil procapite superiore a quello italiano e con una quota maggiore del pil destinata agli aiuti allo sviluppo, possa prendere il suo posto. Il ministero degli Esteri italiano – precisa il Guardian – non ha voluto rispondere alla richiesta di commentare queste critiche. “I preparativi italiani del summit sono stati caotici dall’inizio alla fine”, commenta Richard Gowan, del Centro per la Cooperazione internazionale della New York University. “Gli italiani dicevano fin dallo scorso gennaio che non avevano alcuna visione complessiva del summit e che se l’amministrazione Obama avesse avuto qualche suggerimento, avrebbero volentieri preso istruzioni dagli americani”. Il G8 “è una buffonata colossale”, aggiunge Gowan, “siccome gli italiani non avevano alcun contenuto da proporre, hanno deciso che la cosa migliore da fare era allargare l’agenda il più possibile tanto da oscurare il fatto che l’agenda non ci fosse proprio”. Anche la lista degli invitati – una quarantina i capi di stato e di governo ospiti all’Aquila – sarebbe stata allungata dal governo Berlusconi apposta per nascondere l’assenza di sostanza del vertice.

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