venerdì 19 Luglio 2024

C’è del marcio in Dalaimarca

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I cinesi furiosi per la visita del capo tibetano a Copenaghen

Pechino ha denunciato con forza l’incontro tra il primo ministro danese, Lars Loekke Rasmussen, e il Dalai Lama, leader spirituale dei tibetani, che a suo giudizio ha messo seriamente in pericolo le relazioni tra la Cina e la Danimarca. Ignorando i numerosi passi solenni della Cina, il primo ministro danese Rasmussen e il ministro degli Esteri Moeller hanno insistito a incontrare il Dalai Lama, venuto in Danimarca a effettuare attività separatiste” ha dichiarato in una nota il portavoce del ministero degli Esteri, Qin Gang. Questa riunione “arreca seriamente danno agli interessi essenziali della Cina e alle relazioni tra la Cina e la Danimarca (…), la Cina esprime la sua insoddisfazione e la sua contrarietà”, ha aggiunto. Utilizzando formule ormai rituali dopo ogni riunione tra il Dalai Lama e capi di stato stranieri, Qin ha invitato la Danimarca “a rettificare con azioni concrete il suo metodo errato verso la questione tibetana e cancellare ogni influenza negativa”. Il primo ministro danese ha tenuto a precisare che la sua riunione con il Dalai Lama era privata. Il 14esimo Dalai Lama (73 anni), che vive in esilio in India dopo essere fuggito dal Tibet a seguito del fallimento di una sollevazione anti cinese a Lhasa nel 1959, è stato varie volte in Danimarca, scatenando ogni volta proteste veementi della Cina che lo taccia di separatismo. La settimana scorsa a Praga, il primo ministro cinese Wen Jiabao aveva messo in guardia l’Europa contro qualunque ingerenza negli affari interni della Cina, nel corso di un vertice con l’Ue, alludendo al Tibet e al Dalai Lama. “Voglio sottolineare che per condurre una cooperazione strategica (tra la Cina e l’Unione europea), la cosa più importante è attenersi ai principi del rispetto reciproco e di non interferire nei nostri affari interni reciproci”, ha dichiarato.

A fine 2008, Pechino annullò all’ultimo momento un vertice previsto in Francia a dicembre, all’epoca della presidenza francese dell’Ue. La Cina volle protestare contro una riunione tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e il capo spirituale dei buddisti tibetani. Dopo la Danimarca, il Dalai Lama ha nella sua agenda viaggi anche in Francia e in Olanda.

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