Il 3 marzo 1918 Germania, Austria e Russia firmano il Trattato di Brest-Litovsk, che pone fine al coinvolgimento russo nella prima guerra mondiale, e porta all’indipendenza di Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia. Per queste concessioni, che si sommano al treno piombato con cui era tornato in Russia nel 1917 forse con dei capitali ingenti, il capo sovietico Lenin, che firma il Trattato, sarà accusato di essere un agente tedesco.
Una cosa è comunque certa: il Bund tedesco (comunisti ebrei di Germania) ebbe un ruolo principe nella Rivoluzione Bolscevica e in seguito per le proiezioni sovietiche sull’Europa. C’è un gemellaggio talmudico sulla direttrice russotedesca.
Chi era l’agente di chi?
Prendiamo spunto per riflettere