giovedì 18 Luglio 2024

Chiacchiere e distintivo

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Il summit sul clima del mese prossimo a Copenhagen con tutta probabilità non produrrà un trattato giuridicamente vincolante sul taglio delle emissioni di gas serra ritenute responsabili del riscaldamento globale. Lo ha confermato il segretario di Stato Usa Hillary Rodham Clinton in un incontro con gli studenti dell’Università di Manila, spiegando che l’amministrazione Obama premerà piuttosto per un forte “accordo quadro”, uno schema per un eventuale trattato vincolante. “Andiamo a Copenhagen impegnati al 100% nella creazione di un accordo quadro” ha detto Clinton. “Dubitiamo che riusciremo a giungere all’accordo legalmente vincolante che tutti vogliono perchè troppi paesi hanno troppe domande. Ma pensiamo che possiamo ottenere un accordo quadro molto forte” ha detto Clinton. Già nei giorni scorsi a Singapore, in occasione dell’incontro dei ministri degli Esteri dell’Apec, Clinton aveva ribadito gli stessi concetti. “Non possiamo permettere che la ricerca della perfezione intralci il progresso” aveva detto mercoledì in una conferenza stampa. “Se faremo il massimo degli sforzi e adotteremo il giusto mix di pragmatismo e principi, credo potremo garantire un esito forte a Copenhagen, un gradino verso un pieno accordo legale”. L’amministrazione Obama resta impegnata a “un accordo globale sul clima giuridicamente vincolante e continuerà a lavorare con vigore a questo scopo”. Ma l’accordo finale “non necessariamente sarà rapido o facile”. Il villaggio-vacanze dei summit internazionali prosegue nelle attività: ma le chiacchiere stanno a zero (emissioni)

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