L’intelligence americana aveva più di un sospetto su chi ci fosse dietro i pacchi bomba spediti dallo Yemen alle sinagoghe di Chicago la scorsa settimana, intercettati sui cargo e nei centri di smistamento dei corrieri internazionali Ups e FedEx negli aeroporti di Dubai e di East Midlands, Inghilterra. Adesso ne ha la certezza: Aqap, il braccio yemenita di Al Qaeda, ha rivendicato il piano terroristico aggiungendovi anche la responsabilità dell’esplosione di un aereo della compagnia Ups lo scorso settembre, mentre decollava da Dubai con destinazione Colonia. Disastro che un’indagine delle autorità locali aveva attribuito a un incidente. Lo ha reso noto il Site Intelligence Group, organizzazione che si occupa di monitorare i siti degli estremisti islamici nel mondo.
In un comunicato apparso sui forum jihadisti, il gruppo basato in Yemen sostiene di essere rimasto tranquillo dopo l’incidente di settembre e si chiede come mai i media non abbiano attribuito prima ad Aqap la responsabilità degli attentati. Retoricamente il gruppo si risponde che forse è stata l’amministrazione Obama a voler nascondere l’incidente per non far emergere una falla nella sicurezza prima delle elezioni di midterm. “Abbiamo colpito tre volte la tua nave in un anno”, afferma Aqap rivolgendosi a Obama.
Secondo l’intelligence Usa, l’esperto di esplosivi che ha messo a punto gli ordigni è lo stesso che mise a punto le mutande-bomba trovate addosso a un nigeriano nel fallito attentato sul volo Amsterdam-Detroit del Natale scorso. Si tratta di Hassan Al Asiri, 28 anni, a cui viene attribuito anche il tentativo di assassinare il capo dell’antiterrorismo saudita, il principe Mohammed bin Nayef. Il kamikaze che doveva farlo saltare in aria, ucciso prima che ci riuscisse, era il fratello di Al Asiri.
La campagna elettorale è chiusa, gli spin doctors vanno all’incasso.
