sabato 20 Luglio 2024

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Le nostre deputate si sentono troie?

 

“Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa. E’ una cosa inaccettabile”. Lo ha detto il musicista Franco Battiato nel suo intervento al Parlamento Europeo in veste di assessore al Turismo della Regione Sicilia, parlando della compagine politica italiana Secondo Battiato sarebbe meglio che “aprissero un casino”.
“In Italia si sta avverando una profezia biblica. Parliamo la stessa lingua ma non ci intendiamo. Ognuno è artefice del proprio destino, questa Italia così fa schifo. E’ inaccettabile. Sono inaccettabili i loro discorsi. Servi dei servi. E’ l’idiozia dell’essere umano, che con 10 euro si compra un voto”. Così il maestro Franco Battiato, oggi in un intervento al Parlamento europeo, riferendosi alla situazione politica generale nel nostro paese..
“Stento a credere che un uomo di cultura come Franco Battiato, peraltro impegnato ora in un’esperienza di governo in una Regione importante come la Sicilia, possa aver pronunciato parole tanto volgari”. Così il presidente della Camera Laura Boldrini respinge “l’insulto” di Battiato sulle “troie” in Parlamento.
“Da Presidente della Camera dei Deputati e da donna respingo nel modo più fermo l’insulto che da lui arriva alla dignità del Parlamento. Neanche il suo prestigio lo autorizza ad usare espressioni così indiscriminatamente offensive. La critica alle manchevolezze della politica e delle istituzioni può essere anche durissima, ma non deve mai superare il confine che la separa dall’oltraggio”, afferma Boldrini in una nota.
«Prendo atto con dispiacere che la mia frase, che ovviamente si riferiva a passate esperienze politiche caratterizzate da una logica da mercimonio offensiva della dignità delle donne, sia stato travisata e interpretata come una offesa al Parlamento attuale, per il quale ho stima, o per le donne».
Interviene anche Grasso. Rispondendo alla senatrice Alessandra Mussolini che chiede di intervenire per chiedere le dimissioni di Battiato, il presidente del Senato ricorda che «non rientra nelle nostre competenze muovere passi in un certo modo, ma senz’altro esprimeremo il nostro disagio presso il governatore della Sicilia per le frasi dell’assessore».
Piovono critiche anche dal Pdl, con Daniela Santanché che attacca: «Le oltraggiose e indegne parole rivolte dal neo assessore alla Cultura della Regione Sicilia, Battiato, alle parlamentari italiane nulla hanno a che fare con la cultura ma sono figlie solo di un’ignoranza becera senza confini. Torni a fare il cantautore Battiato che gli riesce meglio essendosi dimostrato, senza appello, assolutamente inadeguato alla carica istituzionale che gli é stata affidata».
Le frasi di Franco Battiato sulle parlamentari sono state stigmatizzate nell’Aula del Senato dal Pdl, Pd e Lista Civica che hanno sottolineato come in questa legislatura il Parlamento è più rosa. Alessandra Mussolini, all’inizio dei lavori dell’Aula, ha rivolto al presidente del Senato l’invito ad intervenire a tutela delle senatrici chiedendo le dimissioni di Battiato da assessore alla Cultura della regione Sicilia. “Le sue frasi – ha detto la senatrice del Pdl – sono gravissime e sono contro tutte le donne che già sono vittime del femminicidio”. “Considero le parole dell’assessore siciliano – ha detto il capogruppo del Pd Luigi Zanda – molto gravi per le donne e le considero gravi anche come uomo. Sono frasi inaccettabili per la volgarità dell’espressione che è stata usata e inaccettabili anche da un punto di vista istituzionale perché il Parlamento è sempre stato il cuore della nostra democrazia e non possiamo permettere che venga trattato in questo modo”. Per Lista Civica ha parlato Linda Lanzillotta che ha protestato per le “parole irresponsabili di una persona che più degnamente potrebbe tornare a fare il cantante”.
Si sentono colte nel vivo? E dire che per “troie” Battiato intendeva soprattutto gli ometti.

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