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Coïncidence diabolique

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Proprio mentre l’Air France dava scacco al Boeing un suo airbus cadeva in rotta dal Brasile

Il 1 giugno, alle 4 del mattino, l’A380, airbus fiore all’occhiello dell’Air France, si posava per la prima volta all’aeroporto parigino di Rossy – Charles De Gaulle. Era stato approntato due anni prima ma ha iniziato a volare sulle rotte europee solo ieri mattina. Lungo 73 metri, alto 24, 84 metri di estensione alare, l’A380 dell’Air France è il più grande aereo di linea del mondo. Viaggia soprattutto verso (e da) l’Oceania e l’Asia in collaborazione con la Singapor Airlines.

Il grande rivale dell’A380 è il Boeing 747 che ha cercato di ostacolarne in tutti i modi l’avvento.

In questa battaglia strategica franco-americana gli States possono contare di vari appoggi in terra gallica, ad esempio sul sostegno di associazioni ecologiste manovrate da oltre oceano.

L’inizio, a lungo rimandato, delle corse dell’A380 Air France ha messo di mal umore gli americani.

Il diavolo in questi casi ci mette la coda. E diabolica è stata la coincidenza.

Esattamente all’ora dell’atterraggio dell’A380 a Parigi, un altro airbus francese, l’A330-200
dell’Air France proveniente da Rio de Janeiro e diretto anch’esso al Rossy – Charles De Gaulle spariva in volo mentre sorvolava l’oceano, vittima di un incidente, di un fulmine o di un’esplosione.
In quanto alla scatola nera ci dicono che non sarà possibile recuperarla.

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