venerdì 19 Luglio 2024

Coloro che risvegliano i popoli: Kurt Eggers

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Se c’è un personaggio emblematico tra coloro che risvegliano i popoli questo è senza dubbio il “poeta-guerriero” in cui s’incarnano il lirismo ed il coraggio, virtù essenziali a chi vuole far sentire la propria voce quando bisogna salvare la patria dal nulla o dal sonno. Affascinato fin dalla giovinezza dall’idea del sacrificio fondante, Kurt Eggers ha voluto che la sua vita fosse l’immagine della sua opera e che il suo messaggio alla gioventù fosse sigillato dal suo stesso sangue.

Pochi uomini hanno esaltato con tanta forza il sacrificio della “morte in combattimento”. Poeta, scrittore, drammaturgo, storico, polemista scelse di affrontare il suo destino dalla torretta di un panzer alla testa di una formazione corrazzata di volontari germanici.


Ucciso in combattimento nel trentottesimo anno della sua vita Kurt Eggers ha incarnato fino al suo ultimo minuto l’ideale che aveva esaltato nei suoi libri: l’incontro indissolubile tra le due sue vocazioni quella dello scrittore e quella del combattente. Vocazioni unite eternamente, oltre ogni legame di parte, fino ad acquisire un significato eroico essenziale. Nato a Berlino il 10 novembre 1905 il giovane Kurt Eggers non ha nemmeno nove anni quando scoppia la prima Guerra mondiale. Il bambino è affascinato dai racconti di guerra dei più grandi e sogna di diventare anch’egli un soldato. Dagli undici ai tredici anni Kurt riesce ad essere ammesso al veliero-scuola “Berlin”. Ma dopo la disfatta tedesca prende la decisione d’entrare nella scuola per cadetti di Plön. La reazione che egli proverà in quel frangente si ritrova nelle prime pagine del magnifico libro “I proscritti” di Ernst von Salomon più vecchio di Kurt di tre anni. L’adolescente ha mantenuto i contatti con il vecchio comandante della nave-scuola e diviene suo attendente partecipando ai combattimenti contro gli spartachisti nel 1919 e al tentativo di putsch di Kapp nel 1920. Terminate queste esperienze guerresche torna sui banchi si scuola. Non ha ancora sedici anni quando lascia l’aula scolastica per unirsi ad un Corpo Franco che combatte contro i polacchi in alta Slesia nel 1921. Il giovane volontario Kurt Eggers, staffetta della formazione “Schwarze Schar” (Schiera Nera), parteciperà alla battaglia sull’Annaberg luogo simbolo della saga dei Freikorps. Dall’esperienza di questo assalto trarrà il racconto “Von jungen Herzen” ed una poesia:



Le grigie file dei morti cospargono le alture


Davanti all’Annaberg.


Le granate esplodono in mezzo ai gruppi d’assalto dei corpi franchi


Davanti l’Annaberg


Lanzichenecchi, combattiamo abbandonati e traditi dalla patria,


i fucili sono caldi e i cuori duri come la pietra


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