Il ministro delle finanze irlandese Brian Lenihan dovrà trattenere il fiato ancora per un po’, almeno fino a giovedì.
Dalla Camera bassa del Parlamento è arrivato però un primo via libera alla draconiana austerità, elaborata come garanzia del piano d’aiuti da 85 miliardi, approvato da Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale.
A dare un primo segnale positivo a Lenihan e al traballante governo di Brian Cowen sono state come previsto l’astensione del principale partito d’opposizione e il sostegno di due deputati indipendenti. Sacrificio in nome del senso di responsabilità. Ora lo attendono 3 ulteriori sessioni di voto sul dettaglio della manovra, già previste per giovedì e metà gennaio.
Una pillola comunque amara, che negli scorsi giorni non ha mancato di portare in piazza il Paese, indignato per un conto che, secondo buona parte degli irlandesi, andrebbe piuttosto presentato al sistema bancario.
