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Confessioni di un massone

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Un professore universitario racconta la storia della massoneria che fu ostacolata ferocemente da Mussolini e Hitler, ma non da Castro. Anche Franco riuscì a fermarla; purtroppo il professore sorvola sui tragici scempi compiuti in Spagna dai massoni comunisti. In America la massoneria ha uno sviluppo alla luce del sole. I medio-borghesi sognano di farne parte. In Italia è oggi molto radicata. Tutt’ora, al grido di libertà, fraternità e uguaglianza, uccide popoli e nazioni.

Nel 2005, il Grande Oriente d’Italia (GOI) di Palazzo Giustiniani, la più antica, numerosa ed internazionalmente accreditata organizzazione massonica esistente in Italia, compie duecento anni dalla sua fondazione, avvenuta nella Milano napoleonica del 1805.
La storia della Massoneria, e di quella italiana in particolare, è l’argomento di questa nostra conversazione con il Prof. Santi Fedele, Ordinario di Storia contemporanea nell’Università di Messina, componente del comitato scientifico per le manifestazioni culturali per il bicentenario del Grande Oriente d’Italia e di esso facente parte da un ventennio, come il docente del nostro Ateneo tende a precisare.

D. Prof. Fedele, anzitutto, perché Grande Oriente e perché di Palazzo Giustiniani?

R. Grande Oriente è la denominazione che nella tradizione delle Massonerie latine (Francese, Spagnola, Italiana ecc.) assume l’unione di tutte le logge esistenti in un determinato contesto nazionale, mentre nella tradizione anglosassone (Inghilterra, Scozia, Stati Uniti, Australia ecc.) si usa per indicare la medesima realtà il termine Gran Loggia.
La specificazione di Palazzo Giustiniani deriva dal nome dellostorico edificio (nel centro storico di Roma, a due passi dal Senato) che i massoni scelsero all’inizio del ‘900 come loro sede nazionale. Provvide a toglierlo loro il fascismo giunto al potere con un vero e proprio scippo legalizzato operato nel 1926, allorché l’acquisto venne dichiarato nullo non avendo a suo tempo lo Stato esercitato il diritto di prelazione su un bene di importante interesse artistico; diritto che venne esercitato rifondendo al GOI il prezzo indicato nell’originario atto di compravendita, ormai neppure lontanamente rispondente, in ragione della rapida svalutazione monetaria indotta dalla Prima guerra mondiale, al valore reale dell’immobile.

D. E dopo la caduta del fascismo, come andò a finire?
R. Nonostante un lungo contenzioso giuridico il GOI non riuscì a rientrare in possesso della sua storica sede, nel frattempo diventata dependance del Senato. Ma la nuova attuale sede di Villa Medici del Vascello, al Gianicolo, a qualche centinaio di metri dal monumento a quel Garibaldi che fu Gran Maestro onorario della Massoneria italiana, se non ha la centralità di Palazzo Giustiniani, gode però del fascino di essere legata alle memorie della tenace resistenza opposta nel 1849 dagli eroici difensori della mazziniana Repubblica romana alla forza soverchiante delle truppe francesi venute in soccorso del rovesciato potere temporale del Papa sulla Città Eterna.

D. A proposito di religione, un sacerdote cattolico americano mostrava tutta la sua sorpresa per il fatto che la Massoneria in Italia non gode della stessa considerazione di cui è circondata in America, dove invece è molto ben vista per il suo impegno di carattere sociale. Come mai questo fenomeno?

R. – Gli Stati uniti d’America nascono in un contesto storico-istituzionale, oltre che politico-ideale, profondamente imbevuto delle idealità massoniche. Il dato importante non è solo quello costituito dal fatto che George Washinghton e ThomasJefferson erano massoni o che altri 16 o 17 presidenti degli Stati Uniti d’America lo sono successivamente stati. La questione da tenere presente è che le stesse idee fondanti su cui si basa la costituzione americana, gli ideali di libertà, di uguaglianza, la stessa originale formulazione, tipica della Costituzione americana, del diritto dell’uomo alla felicità, hanno delle radici profondamente massoniche. Nella cultura politica che è

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