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Palermo: sequestro e linciaggio antifa

 

Boldrini & co, dopo Bologna e Napoli il linciaggio di Palermo: contenti? A furia di instillare odio si finisce così. Eppure il passato in cui la vostra mentalità morbosa produsse fiumi di sangue non è così lontano.

Legato mani e piedi e pestato a sangue. Massimiliano Ursino, segretario provinciale di Forza Nuova a Palermo è stato aggredito questo pomeriggio vicino alla sede di Forza Nuova, tra piazza Lolli e via Dante. Alcuni testimoni avrebbero indicato alla polizia quattro responsabili, altri una dozzina che avrebbero legato mani e piedi in strada Ursino. Poi avrebbero cominciato a picchiarlo.
La vittima ha riportato delle serie ferite alla testa ed è stata trasportata all’ospedale Civico. Il pestaggio è avvenuto intorno alle 18,45, non lontano dalla sede di Forza Nuova che si trova in via Villa Florio. Le indagini sono state affidate alla Digos. “Sono stato legato in strada”, ha avuto la forza di confermare a Repubblica.it Massimiliano Ursino.
Proprio oggi il movimento di estrema destra aveva lanciato l’allarme: “A Palermo – si legge in una nota – dopo gli attacchi incendiari avvenuti nel febbraio dello scorso anno, sempre ai danni di Forza Nuova, e la recente irruzione armata ai danni della sede di un’associazione d’area, si sta verificando un allarmante e unilaterale tentativo di alzare il livello dello scontro, a pochi giorni dall’arrivo in città di Roberto Fiore, che non può essere ignorato”. Un altro militante, Giuseppe Provenzale, dice: “Sappiamo tutti chi può essere stato. E lo sa anche il sindaco Orlando”.
Ursino è stato accerchiato da una mezza dozzina di persone, vestite di nero e con i volti coperti da sciarpe o da passamontagna. Del gruppo farebbe parte chi ha documentato il pestaggio con le immagini video di un telefonino. Il dirigente di Forza Nuova, titolare di un laboratorio di tatuaggi nella vicina via Marconi, è stato legato con del nastro da imballaggio e picchiato a sangue.
In serata una violenta rivendicazione anonima è stata inviata agli organi di stampa: “Chi afferma che esista una “minaccia fascista”, a Palermo come in tutta la Sicilia, dovrà ricredersi – c’è scritto – Sul territorio palermitano esiste chi ripudia il fascismo e non ha timore di lottare per bloccarlo e schiacciarlo, a partire da questi protagonisti del forzanovismo, guerrieri a parole, violenti nelle immagini che evocano forse, ma incapaci di proteggere la propria incolumità e di conquistare qualsiasi forma di potere politico. Palermo è antifascista, nelle pratiche e nella quotidianità di chi la vive. A Palermo non c’è spazio per il fascismo”.

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