L’assassinio di cui siamo complici
Il 30 dicembre 2006 veniva impiccato Saddam Hussein, Il capo di Stato iracheno che durante il processo si definì il Mussolini del Vicino Oriente, aveva reso prospera l’area e armonizzato clan e confessioni religiose. Da quando lo rovesciammo abbiamo scatenato tutti i disastri possibili e immaginabili, sia nell’area, sia riguardo le nostre presenze geoeconomiche, sia come terrorismo jihadista interno. Pagheremo cara anche questa così come, a tre quarti di secolo di ritardo, stiamo pagando il conto dell’8 settembre.