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Contraffazione e disperazione

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Cosa ha davvero detto Putin e a chi nel discorso sull’annessione delle terre occupate e maroriate

 

Il discorso con il quale Putin ha accompagnato l’annessione di quattro regioni dell’Ucraìna occupata dall’invasore russo, annessione che già dal giorno seguente rischia di rivelarsi effimera, è un capolavoro di menzogne e di ipocrisia che ricalca perfettamente i manuali della propaganda sovietica, se non nei valori sbandierati, sicuramente nell’infame tecnica.

A chi ha parlato
Ovviamente nella destra terminale – che non a caso è terminale – non manca chi si è eccitato per le sue parole senza aver compreso a chi sono rivolte e perché.
La precipitazione con cui sono stati tenuti i referendum e la minaccia nucleare per fermare la vergognosa rotta del “secondo esercito del mondo” attestano che Putin ha paura di venir rovesciato da un momento all’altro. Per questo la cosa più vera, forse l’unica, del suo discorso propagandista è il richiamo, quasi disperato, a Kiev per trattare la fine delle ostilità.
Se ciò accadesse – ma Kiev non potrà mai accettare quell’annessione delle sue terre e della sua gente – Putin potrebbe riuscire a restare in sella spacciando al suo popolo per positivo un bilancio comunque fallimentare.D’altronde se davvero credesse nelle cose che ha detto, Putin sarebbe come Roosevelt o Hitler, ovvero combatterebbe una guerra di civiltà fino all’ultimo uomo, ma che la tratteggi artificiosamente per accontentarsi in realtà di quattro regioni e amici come prima, fa ridere e pena al tempo stesso.
Tutto il senso del disocorso va invece in quella direzione. In quella e nel tentativo di rompere l’isolamento. Quindi è rivolto a chi continua a sorridergli ma lo affossa (la Cina), a chi potrebbe ridurre la pressione europea (la Germania e le destre idiote o sovraniste, che è un sinonimo) e infine al mondo musulmano, sia per attenuare la frizione con la Turchia, sia per ingraziarsi Iran, Arabia Saudita, sia per sostanziare il neo-colonialismo russo in Africa che, si ricordi sempre, è rivolto contro di noi e beneficia gli Stati Uniti.

La solita solfa
Il suo discorso contiene le ripetute e notorie menzogne e mistificazioni che i russi ci propinano da anni e particolarmente dallo scorso febbraio.
Così il genocidio del Donbass (14.000 morti in due campi in una guerra che i russi e non gli ucraìni hanno provocato. E, si badi, 67 morti dal 2019 al 2022). Così l’allargamento ad Est della Nato malgrado gli impegni presi e traditi . Allargamento che fu invece conocrdato con i russi, e in particolare con il padrino di Putin, Primakov, nel 1997 e che ha poi visto la Russia partecipare alla Nato come membro associato (un’intesa che le diede mano libera alla macelleria in Cecenia). Si noti che l’ufficio Nato a Mosca ha chiuso solo undici mesi fa.
Ha infine ritirato fuori la barzelletta delle armi biologiche e la minaccia nazista. Qui il denazificatore compulsivo, il persecutore di ogni forma di nazionalismo rivoluzionario, il paladino autoaffermato della causa ebraica nel mondo – ripetutamente riconosciuto da Tel Aviv che rifiuta l’aiuto all’Ucraìna perché si dice grata in particolare del ruolo svolto dai russi in Siria in difesa di Tsaal – l’ideatore del Congresso Mondiale Antifascista annuale (che ha chiesto pure lo scioglimento della pro-russa Forza Nuova), è stato, una tantum, sincero.
Ma anche qui il nocciolo del discorso era chiamare in aiuto gli altri perché questa volontà di distruggere la Russia – che non si è mai manifestata, anzi dal 1991 Usa, Francia, Germania e Inghilterra hanno fatto di tutto per risollevarla, e io aggiungo purtroppo – precederebbe l’attacco a Cina, Iran e vari non ben identificati: della serie “non lasciatemi solo”.

Il liberalismo di Efialte
Possiamo concordare sulle critiche di Putin all’Occidente e al liberalismo, che poi è il sistema economico russo? Come potremmo concordare con le critiche di Efialte all’impero persiano.
Ci sono indubbiamente alcuni argomenti oggettivi, ma da che pulpito la predica?
Un Occidente parassitario? Diciamo che è complessa ma ci può stare. Ma che ciò venga detto dal Satrapo della più estesa nazione al mondo, ricchissima di materie prime, che ha il Pil della Spagna e  vive vendendo le sue ricchezze all’estero mentre la sua gente si riscalda a legna fa specie. Il parassita dà del parassitario agli altri.
Poi l’occhiolino alle destre microcefale americane, con filiali in Europa: un non si può nutrire la gente stampando dollari, buttato lì come se il Rublo non venisse stampato o come se avesse chissà quale speciale caratteristica di sostegno solido. Con la classica demagogia russa sono anni che Putin annuncia di voler attaccare i Rothschild in casa, ma non lo fa. Ora ha sparato la proposta di legare il Rublo all’oro. Non lo farà mai perché se lo facesse la Russia sarebbe svenduta in una settimana (è per evitare questo che nel 1971 gli americani annullarono la copertura in oro del Dollaro). Ma per i poveri di spirito bastano affermazioni roboanti.
E che dire della frase: “La cupidità, l’intenzione di mantenere il potere senza ostacoli è quel che induce l’Occidente a condurre la gerra contro la Russia”.
Pronunciata da un tizio che fa da 23 anni il Satrapo, intorno al quale si muore come mosche e che incassa miliardi dalle transazioni energetiche e li piazza all’estero, spesso in Occidente, denunciando al proprio fisco una rendita da impiegato?

Genitori 1 e 2
Un punto lo segna nella critica all’Occidente sul genitore 1 e 2. Affermazione non rivolta a noi ma ai musulmani, così come i richiami ai bombardamenti di Dresda, Amburgo e Colonia, omettendo che vennero commessi dagli alleati e finanziatori dei russi, e non accompagnandoli con autocritiche per le distruzioni russe delle città tedesche e per le masse di uccisi, torturati, stuprate e stuprati, era rivolto al governo tedesco sperando che oggi non ceda sul gas.
Fermo restando che è preferibile avere un genitore 1 e un genitore 2 piuttosto che essere strappato a loro per venire russificato di forza a decine di migliaia di chliomentri di distanza sia pur chiamando papà e mamma due commissari politici della pulizia etnica, è vero che la Russia (ma molto di più l’Iran o l’Isis) non cede sul piano della retorica e dei finanziamenti all’Lgbt che comunque opera lì, anche sui canali putiniani. Per quanto si rifacciano il trucco, la società russa sta ancor più in là nella decadenza (droghe, suicidi, vendita legale dei figli) del peggior Occidente.
E saranno pure anti-gay ma le armate continuano a stuprare senza fare particolare attenzione a sesso ed età, perfino qualche bebé.
Andando comunque in paradiso: glielo assicura Kirill.

Chi parla di Satana!
Sempre in tema – e sempre e solo per ingraziarsi i musulmani – la denuncia putiniana di satansimo occidentale. Senza perderci nelle sfumature del discorso è più che chiaro che ci sia satanismo in Usa, in Inghilterra, in Europa, ma anche in Iran, in Russia, in Africa.
Cos’è il satanismo, hollywood a parte? È compiacimento nel Male, è distruzione dell’armonia, è invidia, gelosia, possesso, brama, distruzione e sotattutto inganno e Contraffazione.
Putin e questa Russia di satanismo possono dare davvero lezioni a tutti perché lo incarnano perfettamente e sneza soluzione di continuità.
Che poi possano essere secondi sul podio, così come un Totò Riina, trinariciuto e feroce come loro, lo è rispetto a un sofisticato banchiere, è un’altra storia, ma questa non attenua affatto le responsabilità di Totò Riina e non giustifica quindi Putin nelle sue sinistre parodie.

Verità
La conclusione “la verità è dalla nostra parte” è una prova definitiva di quanto non lo sia. Forse lo sarà la Pravda, ma la Verità non è mai appannaggio di chi pretende di possederla e che, sfrontatamente, in nome di essa mente ogni istante.
Però nel subconscio qualcosa rimane. Infatti se nel discorso dell’annessione Putin ha vaneggiato di una Russia civiltà millenaria, in una successiva dichiarazione è stato vittima di un significativo lapsus freudiano  quando ha affermato “Gli Stati Uniti non vogliono annientare solo la Russia ma anche l’Europa che ha secoli di storia”. Una tacita ammissione del non avere i russi mai raggiunto la Civiltà.
Sarebbe ora di cambiare registro, una volta liberata l’Ucraìna e abbattuta la mafia al potere a Mosca.
Molto in tal senso dipenderà dai loro soci maggiori e padroni, gli americani.
Da febbraio in poi, i russi hanno mosso per loro e tutti gli obiettivi prefissati da Washington sono stati centrati: alta tensione, rafforzamento della Nato, frenata delle dinamiche europee sull’autonomia strategica e sulla ristrutturazione economico-energetica, spaccatura dell’Europa e rilancio del Dollaro contro l’unico suo rivale, l’Euro, vendita dello shale, miliardi sui futures ecc.
Poiché complici non significa fratelli di sangue, ora che Putin ha centrato tutti gli obiettivi americani mancando quasi tutti i propri potrebbe anche essere messo da parte.
Chi vivrà vedrà, ma questo sanguinario buffone, questo contraffattore, questo ciarlatano ipocrita non meriterà neppure un ricordo se e quando verrà abbattuto.

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