Il 12 novembre 1927 Lev Trockij, capo vittorioso dell’Armata Rossa, viene espulso dal Partito Comunista dell’Unione Sovietica, lasciando a Stalin, a capo delle polizie, il controllo incontrastato dell’Unione Sovietica. Inizialmente Trockij verrà ospitato in Italia da Mussolini prima di raggiungere il Messico, dove verrà ucciso tredici anni più tardi da un sicario di Stalin, alla fine della guerra civile spagnola all’interno della quale gli stalinisti si erano dedicati a massacri dei loro alleai anarchici e comunisti internazionalisti per mantenere il controllo del Fronte Rosso.
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