Il nobel della pace riprende un tema noto: l’aids sarebbe stato creato in laboratorio e sarebbe il frutto di una scelta stragista programmatica. Probabilmente è fantasioso, ma moralmente quelli ne sono capacissimi.
Nairobi, 9 ott. – Il giorno dopo la notizia che il Comitato dei Nobel di Oslo l’ha insignita del Premio per la Pace, Wangari Maathai e’ tornata a rilanciare la tesi che il virus dell’Aids sia un agente batteriologico creato deliberatamente. “Alcuni dicono che l’Aids sia arrivato dalle scimmie e io non ci credo perche’ vivo con le scimmie da tempo immemorabile; altri dicono che sia una maledizione di Dio, ma sostengo che non possa essere”. “La nostra gente nera muore piu’ di chiunque altro nel pianeta”, ha detto l’ecologista keniana nel corso di una conferenza stampa a Nairoobi. “E’ vero invece che si sono persone che creano agenti (batteriologici) per far fuori altra gente. Se non ci fossero costoro, non potremmo aver invaso l’Iraq. Il virus dell’Aiv e’ stato creato da uno scienziato per la guerra batteriologica”.
Le accuse dell’ecologista erano note: ad agosto, Maathai aveva detto a un quotidiano keniano che il virus dell’Hiv/Aids e’ stato creato in laboratorio come arma di sterminio. Un’accusa che a molti non e’ piaciuta, tanto che ieri nel giorno in cui le e’ stato assegnato l’ambito riconoscimento, gli Stati Uniti si sono congratulati, ma hanno temperato l’entusiasmo ricordando proprio le sue accuse all’Occidente sull’Aids. “Maathai ha detto che il virus dell’Hiv/Aids e’ un’arma batteriologica elaborata in qualche laboratorio occidentale”, ha ricordato un funzionario del Dipartimento di Stato, “e noi non siamo d’accordo”.
Su circa 38 milioni di sieropositivi al mondo, 25 milioni sono africani, la stragrande maggioranza donne.