venerdì 19 Luglio 2024

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Ci stiamo già avvitando economicamente

Secondo le stime del Fmi, i maggiori prezzi dell’energia aumenteranno il costo delle vita del 7% nel 2022 e del 9% nel 2023. I “consumi privati si sono già contratti nel primo trimestre del 2022 in Francia, Spagna e Italia e, nonostante una ripresa in estate, sono previsti restare deboli nella seconda metà dell’anno” ha spiegato Alfred Kammer, il responsabile del Dipartimento europeo del Fmi.
Per combattere la corsa dell‘inflazione quindi le banche centrali delle economie avanzate dell’Europa, inclusa l’area euro, dovrebbero portare avanti una politica monetaria restrittiva probabilmente anche nel 2023, a meno che l’attività e l’inflazione non si indeboliscano nel frattempo più del previsto.
“Continuare ad alzare i tassi di interesse  è – mette ancora in evidenza Kammer – al momento un’assicurazione contro rischi che richiederebbero risposte dalle banche centrali ancora più forti e dolorose andando avanti”.

Gli indici Pmi confermano una recessione
Segnali chiari di recessione arrivano dagli indici Pmi che monitorano l’attività economica nell’area euro. A ottobre l’indice S&P Pmi manifatturiero scende a 47,9 da 48,4, portandosi ancora più al di sotto di 50 che divide l’espansione dell’economia dalla contrazione. Quello dei servizi segna 48,2 da 48,8. La risultante complessiva è un Pmi composito che scende a 47,6 da 48,1.
Secondo l’economista di S&P Global Phil Smith, i dati indicano “segnali di una recessione imminente nella principale economia dell’area euro”.

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