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Disperato ardore

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La prospettiva che le potenze internazionali hanno riservato ai bambini palestinesi

YouTube conta più di 24 mila visualizzazioni e nel mondo arabo è diventata praticamente una hit. Eppure, o forse proprio a causa di questo grande successo, ha suscitato numerose polemiche il brano cantato da un coro di voci bianche che inneggia al martirio per la Palestina. La canzone, con relativo video, è stata prodotta da una compagnia giordana proprietaria del canale televisivo “Uccelli del Paradiso” (fondato da un uomo d’affari giordano-palestinese, Khaled Maqdad). che già in passato aveva prodotto musiche contro Israele.IL BRANO – “Quando moriremo martiri, andremo in Paradiso” cantano i bambini. “No, non dire che siamo troppo giovani. Questa vita ci ha reso vecchi. Senza la Palestina, quale significato hanno le nostre vite? Anche se ci dessero il mondo intero, non la dimenticheremo mai”.
LE CRITICHE – Per gli esperti la canzone rappresenterebbe un nuovo approccio all’indottrinamento estremista della gioventù, in quanto inserito all’interno di un programma gradito ai bambini. Secondo l’Investigative Project on Terrorism (Ipt), un centro di raccolta dati sul terrorismo internazionale, la canzone è diventata così popolare nel mondo arabo, che su YouTube si possono vedere altri video di bambini che la interpretano o di jihadisti che la usano come colonna sonora. Secondo Al Jazeera, inoltre, il brano è diffusa anche in Gran Bretagna e Canada.
 

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