A quanto apprende l’adnkronos da ambienti giudiziari, la Guardia di Finanza avrebbe acquisito atti e documenti relativi alle perizie effettuate in questi anni dal Ris di Parma. Già i primi di ottobre le Fiamme Gialle avevano acquisito atti presso la sede del Ris nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Parma originata da un esposto-denuncia dell’avvocato Carlo Taormina.
Il Ris, Reparto investigazioni scientifiche, è la sezione dell’Arma dei Carabinieri che svolge attività tecnico-scientifica nell’ambito delle indagini preliminari. Dipende del Racis (Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche) ed è supportato dalle Sezioni Investigazioni Scientifiche (Sis) specializzate nel sopralluogo preliminare sulla scena del crimine.
Attualmente sul territorio nazionale ci sono quattro sedi del Ris. Roma (Caserma Salvo D’Acquisto) con competenza sull’Italia centrale e il meridionale tranne la Calabria; Parma con sede nel Palazzo Ducale che si occupa delle indagini nell’Italia settentrionale; Messina (Caserma Alfio Ragazzi) con competenza sulla Sicilia e sulla Calabria; ed infine Cagliari il cui settore di attività è limitato alla sola Sardegna. In particolare, a Parma i Ris sotto la direzione del colonnello Luciano Garofano sono stati decisivi, per citare qualche caso, in occasione del sequestro del piccolo Tommy (l’impronta sullo scotch permise di identificare Salvatore Raimondi), per provare la strage familiare dei Carretta (grazie a una piccola macchia rimasta a dieci anni di distanza sotto il portasapone dell’appartamento di via Rimini). Inoltre i Ris hanno avuto un ruolo fondamentale in vicende di livello nazionale: da Cogne a Garlasco, al caso di Erika e Omar, dall’omicidio Donegani al caso Bilancia.