venerdì 19 Luglio 2024

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Sono quasi 200 le vittime della faida tra cristiani e musulmani che si è riaccesa a Jos, capoluogo del Plateau, stato a maggioranza islamica nella zona centrale della Nigeria. 
Secondo diverse fonti della principale moschea della città, da domenica scorsa le vittime, di parte musulmana sono quasi 200 e i feriti circa 800. L’imam Balarabe Dawud ha dichiarato di aver «ricevuto 156 cadaveri stamani e 36 nel pomeriggio, per un totale di 192». Il governo federale oggi ha reagito inviando truppe di rinforzo alla polizia. Il vicepresidente in serata ha detto in un comunicato che gli scontri «minacciano l’unità del paese». 


Gli scontri sarebbero scoppiati domenica per una lite di confine tra un musulmano ed un cristiano. A scriverlo è stata la versione online del quotidiano nigeriano “This Day’, secondo il quale da allora è in vigore il coprifuoco e tutte le attività commerciali sono sospese. Nonostante il coprifuoco le violenze sarebbero però riprese oggi.
Circa l’origine degli scontri il quotidiano locale riporta la versione di un proprietario musulmano, Kabiru Mohammed, che ha sostenuto di essere stato «attaccato da giovani cristiani» quando ha cominciato i lavori per ricostruire la sua casa, distrutta dagli scontri che seminarono morte nel 2008. 

Gli scontri avevano indotto la polizia a dichiarare subito il coprifuoco, che però sarebbe poco più che virtuale stando a quanto affermato da un rappresentante del governo dello stato di Plateau.
«La situazione è brutta – ha detto Gregory Yenlong – Fino a questo momento il governo federale non ha ancora mandato truppe». Il vicepresidente federale Goodluck Jonathan, che ha l’interim in assenza del presidente Umaru Yar’Adua, ha invece affermato di aver inviato reparti militari di rinforzo alla polizia sostenendo che «il governo ha il controllo della situazione a Jos». 

Stando alla ricostruzione fatta da Yenlong, gli scontri si sono diffusi nei quartieri settentrionali di Dutse-Uku, Kongo Russia e Duala Bukur.
Il quotidiano ‘This Day’ riporta che la polizia locale ha confermato l’arresto di 51 persone. La città di Jos negli ultimi anni è stata spesso, così come altri centri del centro-nord della Nigeria al centro di violenze inter-religiose. Nel settembre 2001 scoppiarono sanguinosi scontri durante i quali vennero date alle fiamme chiese e moschee, provocando 915 morti. La violenza è divampata nuovamente a Jos nel novembre 2008, uccidendo almeno 400 persone.

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