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Un gruppo di ingegneri, fisici e nanotecnologi (tra cui c’erano diversi italiani) è riuscito a compiere un’impresa che ha lasciato basiti i loro colleghi. Hanno sviluppato un modo per forzare la luce nel diventare quello che in gergo tecnico i fisici quantistici definiscono un supersolido.
Si tratta di un’entità fisica alquanto particolare, con viscosità pari a zero, che si può osservare solo nel mondo quantistico e che in generale i ricercatori sono riusciti a produrre solo quando avevano a disposizione degli atomi di materia. La luce, tuttavia, come sappiamo bene dalle scoperte della prima metà del Novecento, non possiede solo particelle, ma è anche un’onda elettromagnetica, e ciò rende il risultato di questo team di scienziati davvero notevole.
Gli autori di questa invenzione hanno pubblicato la notizia all’interno della rivista Nature, ottenendo immediatamente un grande interesse da parte degli specialisti. Da anni infatti i fisici teorizzavano che fosse possibile rendere la luce un supersolido, in un ambiente estremamente freddo, in cui fosse possibile osservare i fenomeni quantistici, costruendo una struttura simile a quella dei cristalli.
Per ottenere questo straordinario risultato, i fisici hanno sparato il raggio di un laser su un frammento di arseniuro di gallio, che presentava delle creste speciali progettate per “accogliere” la luce.
Dopo aver pubblicato la notizia, gli scienziati ora sono impegnati nello studiare ulteriormente il fenomeno, per conoscere meglio la struttura del supersolido di luce che sono riusciti a produrre. Tra l’altro, secondo una loro indiscrezione, sembrerebbe che i supersolidi formati da luce sono più semplici da gestire rispetto quelli che sono formati esclusivamente da atomi convenzionali. Dato che ci permetterebbe di comprendere meglio la natura di queste particolari strutture.
Qualche mese fa, infine, un altro team aveva presentato il laser più potente del mondo, che secondo alcuni osservatori potrebbero produrre supersolidi di luce alquanto peculiari.