venerdì 19 Luglio 2024

E’ morta Tullia Zevi

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E’ morta Tullia Zevi.
Mentre la cultura ufficiale la piange, noi ricordiamo che da italiana durante la guerra fu esule a New York e poi rappresentante della stampa americana al processo di Norimberga.
Cittadina del mondo forse, ma sempre nei piani alti e dalla parte del dominatore.
E a che livelli! Nel 1940 si sposò con l’architetto Bruno Zevi che a Boston fu prescelto, per chissà quali rapporti influenti, come capo-progettista dei campi militari per l’invasione ad opera dei nostri nemici in Normandia. Singolare che americani e inglesi  per il loro progetto militare scegliessero un immigrato, riparato nel campo nemico della sua nazione da meno di cinque anni, e non un inglese o un americano.
Da notare che, durante la guerra di Spagna, Zevi, benché fosse ufficiale italiano lanciò una raccolta fondi per le Brigate Internazionali ma non fu disturbato dalle autorità. Riparò all’estero volontariamente nel 1939.
Bruno Zevi era legato ai fratelli Rosselli, quelli uccisi dalla Cagoule in Francia mentre gestivano una rete terroristica d’oltralpe. Aderì  al Partito d’Azione, la longa manus dell’oligarchia cosmopolita. Allo scioglimento del quale s’iscrisse al Psu e infine al mondialista Partito Radicale di cui divenne presidente.
Tullia Zevi, sua moglie, ne condivise il percorso e contribuì a dargli una versione moralistico-ideologica. Gratta gratta però sempre rogna ci  trovi.

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